Al poker dei big retailer il più rapido è Tesco

Al poker dei big retailer il più rapido è Tesco

Nel quinquennio 2011-2012, secondo le stime dell’istituto britannico Igd, l’inglese Tesco è destinata a crescere più rapidamente in termini di fatturato rispetto agli altri tre big player globali, con un tasso di crescita annuo del 6,8 per cento.
Walmart mantiene saldamente la testa del plotone delle grandi catene globali con un giro d’affari previsto di 386.721 milioni di euro per il 2015: quasi il triplo della francese Carrefour, al secondo posto con 133.984 milioni, seguito a distanza da Tesco con 98.292 milioni di euro e dalla tedesca Metro con 81.118 milioni.     


“Il fattore-chiave per la crescita di tutti e quattro questi retailer globali – è il commento di Joanne Denney-Finch, chief executive di Igd in una nota stampa – sarà la presenza nei mercati giusti al momento giusto. I mercati domestici restano critici per tutti: Carrefour, Metro, Tesco e Walmart. Ma potranno anche contare sui Paesi emergenti per sostenere una forte politica di sviluppo: a cominciare da Cina, America Latina, Turchia e Indonesia, dove si prevedono tassi di crescita a due cifre nei prossimi tre anni”.

Tesco, la più rapida: l’internazionalizzazione spinge lo sviluppo
Con un tasso di crescita annuo del 6,8% tra 2011 e 2015, Tesco appare come la catena più dinamica: lo sviluppo del mercato domestico sarà sostenuto da un rinnovato focus su qualità, servizio, gamma e prezzo per rafforzare l’in-store experience dei clienti. I mercati
internazionali di Tesco, e in particolare Cina, Turchia e India, saranno un elemento chiave per trainare la crescita a lungo termine e i ritorni sugli investimenti. Il gruppo proverà inoltre a replicare negli altri Paesi i suoi concept di successo nel Regno Unito, come gli Express stores e il modello dei vantaggi e premi delle Clubcard.

Walmart, grossi progetti all’estero
Per Walmart, con un tasso annuo del +4,85%, si prevede che oltre metà della crescita delle vendite sarà determinata dai mercati al di fuori degli Stati Uniti, a cominciare da America Latina e Africa. Ma anche la Cina si confermerà un importante motore di sviluppo. Il gruppo americano intende proseguire a sviluppare la strategia di e-commerce globale, che comprende sia il tradizionale retailing online, sia il commercio su supporti mobile e su social network.
Un nuovo team di analisi dei consumatori globali si sta concentrando sull’elaborazione di modelli interpretativi più dettagliati, puntando ad aumentare la fedeltà all’insegna dei propri clienti.



Metro, la crescita è oltreconfine
Igd prevede un tasso di crescita del 5% annuo per Metro: ma dato che la performance in Germania dovrebbe aumentare solo dell’1%, sarà fondamentale per il gruppo tedesco sbloccare le opportunità all’estero. A cominciare dalla scelta strategica di rafforzare il modello organizzativo e i format dei cash and carry per rifornire i negozi indipendenti in Paesi come Bulgaria, Polonia, Romania e Ucraina così come in Russia e in altri mercati orientali. Metro ha annunciato anche che aprirà altri nuovi punti vendita anche in Indonesia.

Carrefour e il nuovo ceo
A Georges Plassat, il ceo di recente nomina di Carrefour, toccherà prendere il timone per sostenere innanzitutto la crescita nel mercato domestico con una maggiore focalizzazione sul prezzo. Il management ha stoppato l’ulteriore espansione dei nuovi format di ipermercati Planet con l’intento di rivedere i costi di ristrutturazione di questi punti vendita, ma la rivitalizzazione delle performance del format iper rimarrà una priorità assoluta per il nuovo ceo.
Malgrado l’andamento fiacco nei mercati dell’Europa del Sud (Italia e Spagna in primis), le vendite internazionali saranno trainate da performance più promettenti in America Latina e Cina. In 2012, Carrefour taglierà gli investimenti capitali del 30% circa rispetto allo scorso anno, ma i livelli d’investimento non cambieranno in Cina, Brasile e Indonesia: queste attività internazionali permetteranno a Carrefour di raggiungere un tasso di crescita annuo del 4,2% tra 2011 e 2015.

La top four dei retailer globali

Retailer 2011 2012 2013 2014 2015 Var. annua composta %
Wal-Mart Stores 320.015 335.946 352.049 369.456 386.721 +4,85
Carrefour Group* 113.591 115.574 120.790 127.696 133.984 +4,21
Tesco plc 75.538 79.776 85.915 91.776 98.292 +6,80
Metro Group 66.659 68.672 72.610 76.607 81.118 +5,03

Fatturato netto in milioni di euro a tassi costanti di cambio 2012 -2015

Fonte: Igd
*La stima esclude l’Iva e la catena discount Dia (10.254 milioni di euro nel 2011) ma include le vendite (stime Igd) dei partner e delle attività di franchising di Carrefour. Solo il 37% dei punti vendita di Carrefour sono gestiti direttamente dal gruppo francese con la maggioranza dei convenience e dei supermarket è regolata da contratti in franchising. Escludendo le attività in franchising, i ricavi delle vendite consolidati (Iva esclusa) di Carrefour hanno raggiunto gli 81.271 milioni di euro nel 2011.

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