L’equity crowdfunding, metodo di reclutamento di investitori tramite il web appena regolamentato anche in Italia, colpisce ancora. Questa volta negli States, dove la start up Kuli Kuli, produttrice delle barrette energetiche a base di moringa, ha riunito 350mila dollari. L’ingrediente esclusivo di queste barrette nutritive è la moringa oleifera, una pianta originaria che cresce solo alle pendici dell’Hymalaya nell’India nordoccidentale (per ironia della sorte, un’area piagata dalla malnutrizione). Una pianta che cresce in fretta, molto resistente alla siccità, quasi completamente edibile e che concentra in un solo prodotto proteine, calcio, ferro e altre importanti vitamine. Kuli Kuli è la prima azienda alimentare statunitense interamente finanziata tramite crowdfunding e sarebbe la pioniera dell’importazione della moringa nel mondo occidentale, proveniente dalla lavorazione di una cooperativa di donne in Africa occidentale. L’azienda non è nuova all’uso del web per autofinanziarsi. Nel maggio 2013, Kuli Kuli aveva già rastrellato 50mila dollari sulla piattaforma Indiegogo, ottenendo il primato di maggior finanziamento di crowdfuding nell’alimentare. Ha anche ricevuto una donazione di 5 mila dollari e un prestito d’onore di 3 mila dollari dalla piattaforma di social lending Kiva. In questo nuovo pool di investitori, compaiono nomi di primo piano dell’industria alimentare a stelle e strisce. Grazie a questi fondi, le barrette di moringa sono oggi referenziate non solo nei negozi di alimentazione naturale della California del Nord e in altre aree della costa del Pacifico, ma anche nelle famose catene distributive Kroger e Fred Meyers e in circa 100 negozi Whole Foods, dopo una sperimentazione di successo in dieci punti vendita dell’area di San Francisco. Ora punta a espandersi in tutta la West Coast grazie ai nuovi finanziamenti.