Grano Armando, debutto online

De Matteis Agroalimentare rinnova il sito dedicato alla sua linea premium di filiera e inaugura la nuova web strategy
Grano Armando, debutto online

Nel 2012 il brand Armando era stato lanciato attraverso una campagna tv andata in onda su La7 e sviluppata a partire dalla realizzazione di un cortometraggio scritto e diretto da Luca Miniero (regista di “Benvenuti al Sud”, “Un boss in salotto”, ecc.).

Per il 2014, la comunicazione è invece all’insegna del digitale, anche sui canali social, indispensabili per avere un legame diretto e immediato con i consumatori e per veicolare i messaggi chiave e il posizionamento del brand: Grano Armando, la pasta degli agricoltori italiani.

Il brand nasce dal bisogno di ‘rassicurazione’ espresso dai consumatori di pasta circa l’origine e la provenienza della materia prima, nonché sui processi produttivi. De Matteis, grazie alla presenza di un molino integrato nel proprio ciclo produttivo, ha coinvolto tutti gli attori: aziende agricole, stoccatori, società sementiere, agronomi e ovviamente molino e pastificio, per produrre grano di eccellente qualità 100% italiano, indispensabile per una pasta premium . I contratti stilati con le aziende agricole italiane prevedono la semina di varietà tradizionali di grano duro selezionate e il rispetto di un disciplinare di coltivazione definito, assicurano agli agricoltori una remunerazione garantita e al pastificio uno standard qualitativo del frumento con un contenuto proteico superiore al 14,5 per cento. Questo tipo di contratto rafforza il legame tra mondo agricolo e industria e pone un argine all’annoso problema della difficoltà di approvvigionamento di grano di qualità dal mercato domestico. Oggi sono 995 le aziende agricole del centro-sud Italia che hanno aderito al Contratto Armando per un totale di 11.400 ettari coltivati a grano secondo il disciplinare stabilito. In questo mod,o l’azienda ha ridotto drasticamente la necessità di approvvigionarsi di grano di qualità dall’estero (Usa, Australia, Canada…), creando un sistema in grado di assicurare ottima materia prima nella regione/i limitrofe al proprio sito produttivo. Questa scelta, oltre a esprimere compiutamente il concetto di made in Italy, impatta positivamente sulle emissioni di CO2, che vengono ridotte in funzione dei minori carichi di grano importati.

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