Casa del Agua, uno degli store più bizzarri del 2014

Idee pioneristiche e business vincenti. Un’inchiesta di Lsa analizza i nuovi store più originali. E c’è anche chi vende acqua piovana
Casa del Agua, uno degli store più bizzarri del 2014

Innovare i concept per attrarre la clientela e superare la concorrenza. Il tutto, inaugurando nuovi modelli di business, capaci di esaltare le prerogative delle insegne e soddisfare le aspettative dei consumatori, soprattutto per quanto riguarda la sostenibilità ambientale. Nel primo semestre del 2014 si sono susseguite numerose aperture di store con caratteristiche distintive marcate, spesso orientate a esaltare insieme l’estetica e un ripensamento complessivo dell’offerta al pubblico. Format avveniristici che il magazine francese Lsa ha inserito in un dossier, esaminando i trenta casi più significativi al mondo. Tra questi, una posizione di rilievo merita sicuramente il messicano Casa del Agua, già soltanto per l’idea alla base del negozio: vendere l’acqua piovana. Una trovata a metà tra l’originale e il bizzarro, che si realizza però concretamente e proprio sotto gli occhi degli shopper di Città del Messico. La struttura infatti dispone di un enorme tetto verde, attraverso il quale avviene il filtraggio, nonché di un sistema per la distillazione e la purificazione in loco. L’acqua viene poi proposta in bottiglie di vetro riciclabili e tracciate, che da sole compongono oltre il 75% del prezzo finale. Decisamente funzionale alla filosofia del brand è anche il design dello store, realizzato attraverso la combinazione di legname e ampie vetrate luminose. Un’identità visiva forte, che subito rimanda a un’immagine di leggerezza e naturalezza, pur paradossalmente all’interno di una delle metropoli più inquinate del globo. Dal punto di vista prettamente commerciale, invece, il punto vendita riesce a mettere a valore una commodity in maniera ecosostenibile, fornendo così un modello riutilizzabile anche da altri player.

Fonte: LSA

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