Cooperative, la carica delle top 300

Reggono l’urto della crisi e ampliano il loro giro d’affari. Il report del World Co-operative Monitor analizza le performance delle protagoniste a livello globale
Cooperative, la carica delle top 300

Immagine 5Insieme raggiungono un fatturato che equivale al pil del Brasile. Duemiladuecento miliardi di dollari, con un trend di crescita costante e trasversale a diversi settori, anticiclico rispetto alla congiuntura economica. E’ tempo di bilanci per le maggiori cooperative su scala globale, riunite a Quebec City per il loro summit internazionale a cadenza biennale. Un appuntamento di primo piano, perché consente di analizzare le dinamiche dei mercati e stringere accordi strategici. Ma anche per gli attesi risultati del World Co-operative Monitor, che ha analizzato i dati sull’anno 2012, stilando una classifica delle trecento coop più grandi al mondo e studiando l’impatto socio-economico di 1.926 società in 65 Paesi. Il report, giunto alla sua terza edizione, è realizzato su iniziativa dell’Alleanza Internazionale delle Cooperative, con la collaborazione scientifica anche del centro italiano di ricerca Euricse. Nella top trecento per fatturato, dunque, si conferma leader la giapponese Zenkyoren, con un giro d’affari vicino agli ottanta miliardi di dollari. All’interno della classifica, ben il 46% dei player appartiene al settore assicurativo, mentre si ferma al 27% il comparto agroalimentare, davanti a quello del commercio all’ingrosso e al dettaglio, attestato al 20%. In quest’ultima sezione, al primo posto svetta Leclerc, che scalza dal gradino più alto del podio la tedesca Rewe, avanzando così di una posizione rispetto alla rilevazione precedente. Compie un importante passo in avanti anche l’altra francese Système U, a discapito di Coop Swiss. Nel complesso, ben diciassette delle prime venti aziende sono europee. Diversa è invece la situazione nel versante dell’agroalimentare, dominato da un gruppo indiano, davanti a un altro asiatico. Qui per trovare un’europea bisogna scorrere l’elenco fino al sesto posto della tedesca Baywa. Prima tra gli italiani è Agricola Tre Valli, in trentesima posizione, con un fatturato di 4,14 miliardi di dollari.

© Riproduzione riservata