Centri commerciali, la svolta social del 2015

Secondo la ricerca di Euromonitor sui consumer trend a livello globale, le grandi superfici resistono all’ascesa del commercio elettronico. E riscoprono il legame con le comunità
Centri commerciali, la svolta social del 2015

L’opinione diffusa è che negli ultimi anni l’appeal dei centri commerciali sui consumatori sia inesorabilmente in calo. Eppure, durante il 2014 è aumentato il numero delle grandi superfici in costruzione nelle maggiori città di tutto il mondo, a dimostrazione di quanto siano ancora rilevanti nelle strategie dei retailer. Del resto, se l’ecommerce ha in parte rimodellato le abitudini di acquisto, per adesso non sembra aver sostituito l’esperienza di shopping negli store fisici, né le peculiarità dei canali tradizionali. Anzi, secondo la ricerca di Euromonitor sui consumer trend protagonisti del 2015, quest’anno assisteremo a una sorta di reinvenzione dei mall, pronti a ritagliarsi un ruolo sociale che somiglia a quello svolto dalle piazze cittadine nel passato.  Il tutto, investendo notevolmente sulla proposta di servizi aggiuntivi, adatti a favorire l’intrattenimento dei clienti e occuparne piacevolmente il tempo libero. Non a caso, buona parte delle nuove aperture sarà collocata più a ridosso dei centri urbani, proprio con l’obiettivo di replicarne l’atmosfera ed evitare, per quanto possibile, lo stereotipo della mega-struttura priva di anima. Uno degli esempi più calzanti, secondo l’indagine targata Euromonitor, è il format sperimentato da Tesco a Watford, che prevede tra l’altro la presenza di saloni per le acconciature, palestra per bambini e area yoga, nonché una grande sala comune dedicata alla popolazione locale. Favorire la socializzazione e lo scambio d’opinioni passa anche per l’incontro di altre culture. Una dinamica che si tradurrà concretamente nell’ampliamento dell’offerta a scaffale di referenze internazionali, nonché con una maggiore presenza di cibi provenienti da cucine straniere.

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