E’ un mercato che non conosce crisi. Colpa della rapida diffusione di patologie come la celiachia o di disturbi alimentari come l’intolleranza al lattosio. Ma anche merito di una maggiore attenzione alla dieta, che spinge tanti shopper a preferire prodotti percepiti come più salutari. E in questa categoria i cosiddetti free-from godono di una popolarità in continuo aumento, anche grazie a un notevole tasso di innovazione sugli scaffali. Nel solo Regno Unito, il loro giro d’affari sfiora i quattrocento milioni di sterline e, secondo recenti stime, dovrebbe superare i cinquecento milioni entro il 2016. Un successo dovuto in larga parte al gluten free, che da solo rappresenta circa il 45% dell’intero settore. Su questo segmento intende investire molto anche Waitrose, dopo aver registrato negli ultimi dodici mesi un aumento delle vendite di farina senza glutine del 30%. Un risultato seguito al boom dei prodotti senza lattosio durante le scorse festività natalizie, con un exploit del 72% rispetto all’anno precedente. La prima mossa del retailer britannico, quindi, sarà quella di ampliare l’assortimento in vista della prossima Pasqua, con un focus particolare sulle uova di cioccolato free-from. “Assistiamo a una domanda in continua ascesa, anche da parte di clienti che non soffrono di allergie – ha dichiarato Chloe Graves, buying manager di Waitrose -. Una dinamica che dipende direttamente dall’affermarsi di un nuovo stile di vita, sostenuto anche da artisti e star del cinema, che incoraggia la ricerca di alternative al glutine, al lattosio e allo zucchero nella dieta di tutti i giorni”. I produttori ma soprattutto i copacker italiani sono avvisati.