Carrefour, vendite in aumento nel primo trimestre

Il retailer francese registra performance superiori alle aspettative. Ancora sugli scudi le vendite in America Latina, mentre torna il sereno anche nel mercato interno
Carrefour, vendite in aumento nel primo trimestre

Per fine aprile è previsto il ritorno al timone dell’amministratore delegato Georges Plassat, dopo la convalescenza per un intervento chirurgico. Intanto, anche lo stato di salute degli affari di Carrefour appare in netto miglioramento rispetto ai trend del 2014, segnati da risultati altalenanti. Alle brillanti performance in Sudamerica, infatti, si contrapponevano le brusche perdite in Asia e la stabilità nei mercati europei. Una dinamica che, a conti fatti, ha portato il retailer a scivolare dalla seconda alla sesta posizione nel ranking globale dei fatturati, rischiando anche di dover cedere al competitor Leclerc la leadership nel market share francese. I dati del primo trimestre di quest’anno, tuttavia, evidenziano una significativa inversione di tendenza, con numeri superiori alle aspettative degli analisti, come conferma anche il rally del titolo nella borsa parigina. Carrefour Group, infatti, ha registrato un progresso delle vendite pari al 6,2%, a 21 miliardi di euro, grazie soprattutto a tre fattori concomitanti. Il primo riguarda ancora una volta la tendenza molto positiva in Brasile, che ha spinto la crescita in America Latina a quota 18,7 per cento. Poi c’è l’impatto favorevole dei corsi valutari e, aspetto tutt’altro che secondario, la Pasqua caduta in anticipo rispetto al 2014, che ha inciso circa di 0,3 punti percentuali. A perimetro comparabile, la crescita complessiva è stata del 3,2 per cento. In Francia, il saldo positivo ha raggiunto il 7,9%, con risultati soddisfacenti in tutti i formati, compresi gli ipermercati che incrementano di 2,2 punti. A livello internazionale il progresso è stato dell’8,4%, a 11,46 miliardi di euro. Nei primi tre mesi del 2015, risulta in sensibile recupero anche l’andamento in Italia, dopo le difficoltà dello scorso anno. Resta molto negativa, al contrario, la situazione del player in Cina, dove arretra del 13%, in attesa di definire un nuovo piano operativo per il rilancio del business nell’area.

© Riproduzione riservata