Il marchio Findus diventa americano

Il fondo di private equity Permira cede Iglo group, di cui fa parte il brand italiano, alla società Usa Nomad Holdings per 2,6 miliardi
Il marchio Findus diventa americano

Findus cambia nuovamente passaporto e diventa americano: il fondo di private equity Permira ha ceduto per 2,6 miliardi di euro Iglo group a Nomad Holdings e con esso il noto marchio italiano di frozen food. Findus era entrato a far parte del gruppo inglese Iglo nel 2010, quando era stato venduto da Unilever a completamento della dismissione della sua divisione di surgelati in Europa, avvenuta con il primo blocco di dismissioni a Permira nel 2006. Il fondo Permira lo aveva aggregato ad altri celebri brand quali Birds Eye – leader in Inghilterra e Irlanda – e Iglo – forte in Germania – al fine di creare il primo attore continentale nel comparto dei surgelati, con posizioni di predominio in ben sette mercati su 12 di presenza. Iglo group ha fatturato 1,5 miliardi di euro nel 2014, riportando un margine operativo lordo pari a 306 milioni: l’85% dei ricavi proviene da Regno Unito, Germania e Italia che sono i mercati chiave. Permira non uscirà però, completamente, dal business: gli accordi stipulati con Nomad prevedono che il fondo inglese acquisisca il 9% delle azioni della società americana. Anche Elio Leoni Sceti, il manager italiano a capo di Iglo, manterrà un piede nella creatura che ha contribuito a sviluppare in questi anni. A fine giugno lascerà la carica di amministratore delegato del gruppo per insediarsi a capo della multinazionale americana dei profumi e prodotti di bellezza Coty, ma sarà comunque cooptato nel consiglio di Nomad come consigliere non esecutivo.

Nomad Holdings è una società quotata americana che ha l’ambizione di creare una conglomerata nei settori dei beni di consumo. E’ stata creata da due tycoon della finanza: il primo è Martin Ellis Franklin, co fondatore di Jarden Corporation, quotata a Wall Street e proprietaria di moltissimi marchi nel settore dei consumer goods, sia alimentari che non, tra i quali Spontex ben conosciuto anche in Italia. Jarden ha chiuso il 2014 con ricavi pari a 8,29 miliardi di dollari e utili netti per 243 milioni. Il secondo è Noam Gottesman, compreso nella lista di Forbes dei 500 uomini più ricchi al mondo ed ex re degli hedge funds dopo aver contribuito a fondare GLG Partners. Attualmente è amministratore delegato di Toms Capital, che ha promosso la creazione di Nomad Holdings.

Sempre nel settore dei surgelati pochi giorni fa la svizzera Arytza aveva acquisito il 49% della famosa catena francese di supermercati Picard, con un opzione per salire fino al 100% del capitale.

© Riproduzione riservata