Amazon e Wal-Mart, botta e risposta dopo il Prime Day

I due big si sfidano a colpi di sconti e battute ad effetto. Intanto l’evento promozionale di Bezos ha registrato un record di vendite. E di polemiche
Amazon e Wal-Mart, botta e risposta dopo il Prime Day

Bene o male, purché se ne parli. Tra proclami trionfalistici, lamentele e offensive mediatiche, il Prime Day di Amazon sembra aver parafrasato fedelmente il celebre motto di Oscar Wilde. I primi risultati sulle vendite durante l’evento promozionale, infatti, confermano l’efficacia dell’iniziativa, anche oltre le previsioni della vigilia. Secondo fonti non ufficiali, l’incremento dei flussi negli Stati Uniti sarebbe stato superiore all’80%, mentre in Europa del 40% circa. Allo stesso tempo, però, Adobe Digital Index ha calcolato che il sentiment sui social network avrebbe preso una piega tutt’altro che festosa, con oltre un commento su due di protesta per gli sconti proposti. Dai californiani indignati perché, a causa del fuso orario rispetto all’East Coast, si sono svegliati trovando alcune occasioni già sold out, fino alle rimostranze sulle percentuali dei ribassi e, soprattutto, sulla scelta dei prodotti offerti in saldo. Niente a che vedere, in ogni caso, con la contromossa strategica messa a punto da Wal-Mart, lanciata con 48 ore di anticipo rispetto al Prime Day, attraverso un post sul blog dell’insegna. A Jeff Bezos, senza tanti giri di parole, veniva contestato il paradosso di far pagare agli shopper 99 dollari per poter accedere ai saldi, attraverso l’abbonamento obbligatorio a Prime. Così Wal-Mart ha deciso di inserire sulla sua piattaforma 2 mila articoli low price, disponibili a chiunque per 90 giorni. In più ha ridotto da 50 a 35 dollari il costo annuo del suo servizio di consegna. La replica, a questo punto scontata, non si è fatta attendere. Amazon, per bocca del manager Greg Greeley, ha ricordato che era possibile abbonarsi gratuitamente a Prime per 30 giorni, così da usufruire delle promozioni senza costi aggiuntivi. E, infine, ha attaccato il competitor sulla sua politica dei prezzi. Innescando, molto probabilmente, la prossima mossa di Wal-Mart.

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