Nespresso: nuovo stabilimento per aggredire gli Usa

La società del gruppo Nestlè investe 300 milioni di franchi per il sito produttivo di Romont e si prepara crescere con il sistema VertuoLine sul ricco mercato americano
Nespresso: nuovo stabilimento per aggredire gli Usa

Nonostante la forza del franco svizzero verso molte valute mondiali, che ha effetti sui costi e sull’export, la Nestlè ha scelto di scommettere ancora sulla Confederazione per il nuovo impianto produttivo di capsule Nespresso. A Romont, nel cantone di Friburgo è entrato in funzione il terzo sito dopo quelli di Orbe e Avenches, entrambi situati nel cantone di Vaud (Losanna). L’investimento è importante: 300 milioni di franchi svizzeri, pari a circa 274 milioni di euro al cambio attuale. I dipendenti diretti del nuovo stabilimento, che sorge su un’area di 11 ettari, saranno 125 e produrranno sia le capsule classiche Nespresso, sia le 14 qualità Grands Crus, create per le nuovissime macchine VertuoLine, che erogano caffè lungo all’americana utilizzando una nuova tecnologia di estrazione. “Attraverso la produzione di capsule VertuoLine, Romont sosterrà le nostre forti ambizioni di espansione in America del nord – ha dichiarato Jean-Marc Duvoisin, direttore generale di Nestlé Nespresso – In questa area geografica, il caffè porzionato, che costituisce un mercato da 5 miliardi di dollari, è in forte crescita grazie al traino dell’innovazione”. Stesso mercato dove stanno cercando di consolidarsi i big del caffè nostrani come Lavazza e Illy oltre a Massimo Zanetti beverage group. Non a caso i primi due hanno siglato una partnership con la Keurig Green Mountain (Lavazza è anche azionista della società) per la diffusione delle proprie soluzioni porzionate sia in sistema chiuso (Lavazza) sia in quello aperto K Cup, il più diffuso negli Usa ma che vive in questo momento un periodo di stasi.

Il nuovo stabilimento è anche la risposta a tutti i concorrenti di Nespresso che stanno insidiando la leadership della società, anche grazie alle capsule compatibili col suo sistema. Secondo dati riportati dal quotidiano Le Figaro la quota di Nespresso nell’Europa dell’Ovest è passata dal 33 al 27% tra il 2000 e il 2014, ma per il celebre sistema chiuso accreditato di quattro miliardi di euro di giro d’affari (sempre Le Figaro, dato che non esistono dati ufficiali) non è assolutamente una fase di declino, come dimostrano gli investimenti in corso, sia industriali sia di prodotto, con l’introduzione delle serie limitate di capsule. “Molti consumatori provano le capsule compatibili ma poi tornano al nostro prodotto” ha detto al quotidiano francese Patrice Bula, presidente di Nespresso. “Siamo gli unici ad avere un modello di relazione diretta con i nostri consumatori, e questo ci dà un grande vantaggio sulla concorrenza” ha aggiunto Duvoisin, ricordando che la società sta rispondendo con i gran crus esclusivi anche ai tentativi di innalzamento della gamma da parte di alcuni concorrenti, e tra questi Illy può essere considerato il più accreditato per il posizionamento premium che già detiene.

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