Allarme carni rosse e processate, l’impatto sul comparto nell’analisi di Iri

La società di ricerca stima che in una sola settimana il mercato ha bruciato quindi lo 0,2% dei ricavi complessivi
Allarme carni rosse e processate, l’impatto sul comparto nell’analisi di Iri
Dopo l’allarme lanciato dall’Oms, l’Organizzazione mondiale della Sanità, sui danni alla salute provocati dalle carni rosse ed elaborate, i mercati hanno immediatamente reagito registrando una perdita significativa. Secondo un’analisi realizzata da Iri, nel corso della settimana immediatamente successiva alla divulgazione della notizia, le vendite hanno segnato una contrazione pari a 16 milioni di euro nel solo canale moderno (ipermercati e supermercati). Una perdita ingente per uno dei mercati più importanti all’interno del largo consumo che  nel periodo gennaio-ottobre di quest’anno ha registrato vendite per 8 miliardi di euro.

Fatta eccezione per la carne bianca fresca che, a due settimane dalla comunicazione dell’Oms, registra una crescita del 3%, tutti i segmenti del mercato sono stati impattati. Tra i più colpiti si segnala quello dei wurstel e altri precotti che registrano addirittura un calo delle vendite pari al 17,1%.

“Dopo un periodo di difficoltà dell’intero comparto di carni e salumi, si stavano intravedendo segnali di ripresa – commenta Marco Limonta, business insights director di Iri -. Purtroppo questo avvenimento ha portato una forte battuta di arresto in tutta la filiera”.

“Confidiamo che le ampie rassicurazioni pervenuti da parte di medici, oncologi, istituzioni, esperti e dalla stessa Iarc favoriscano il rapido ritorno alla normalità – ha commentato Aldo Radice, codirettore di Assica, Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi-. Come abbiamo più volte sottolineato, questa ricerca ‘non parla italiano’: si riferisce a consumi che son completamente diversi di nostri, sia per le quantità (oltre il doppio) sia per la qualità dei nostri prodotti. Rimane il fatto che i 16 milioni di euro di mancate vendite nella prima settimana sono una perdita netta per il settore, proprio in un momento in cui finalmente il comparto della carne e dei salumi iniziava a uscire da un quadriennio molto difficile”.

© Riproduzione riservata