Bistrot di Basko va in tour e diventa una private label

Il format di ristorazione legato all’insegna del Gruppo Sogegross è protagonista di tre eventi nel Levante ligure. A settembre il lancio di una linea di gastronomia
Bistrot di Basko va in tour e diventa una private label

Un tour estivo nel Levante ligure, allo studio un piano di nuove aperture e il lancio di una gamma private label. Il Bistrot di Basko ha voglia di crescere e farsi conoscere dai consumatori. Nato nel 2014, il format di ristorazione legato all’insegna del Gruppo Sogegross è al centro di un articolato progetto di marketing, giocato su più fronti.

IL TOUR ESTIVO – Tre gli appuntamenti in programma nel corso dell’estate, tutti concentrati nella provincia genovese: si è cominciato il 13 luglio a Sestri Levante, per poi proseguire il 21 luglio a Rapallo e concludere il 3 agosto a San Salvatore di Cogorno. Protagonista delle tre serate sarà la cultura culinaria ligure, portata in piazza dallo chef Alessandro Dentone. Una scelta che ovviamente non è casuale: Dentone ha collaborato con Basko nel mettere a punto le ricette proposte nei due Bistrot già in attività, rispettivamente nei punti vendita di via Emilia a Genova e di San Salvatore di Cogorno. Dentone sarà anche il regista della sfida tra i concorrenti – selezionati tra coloro che ne hanno fatto richiesta tramite messaggio privato alla pagina Facebook dell’azienda – che si cimenteranno nella riproduzione del suo piatto, sotto gli occhi del pubblico e di una giuria. L’iniziativa Bistrot in Piazza – realizzata in collaborazione con diversi partner – vedrà alternarsi sul palco anche comici e musicisti, tutti rigorosamente liguri, così come la cantante Alexia, ospite d’onore della serata finale del 3 agosto che si terrà nel piazzale del punto vendita Basko di San Salvatore di Cogorno.

pubblico tour il Bistrot di BaskoIL RITORNO ‘IN PIAZZA’ – Il tour ripropone la formula adottata già nell’estate 2015, ma ampliandola. “L’anno scorso avevamo organizzato cinque show cooking di circa un’ora ciascuno in diverse località turistiche, con una serata finale molto partecipata – spiega a Food Giovanni D’Alessandro, direttore vendite, marketing e comunicazione di Basko – ed è stato proprio il successo di pubblico di quella serata che ci ha dato lo spunto per sviluppare le nuove attività di quest’anno, con spettacoli dal vivo di cabaret e musica. La tradizione ligure resta però il filo conduttore: negli ingredienti, nelle ricette e nella scelta degli artisti che si esibiranno”. L’abbinata cibo e spettacolo è stata utilizzata anche lo scorso novembre nel Bistrot di Basko di via Emilia a Genova, che ha ospitato cinque cene accolte da un’ottima affluenza di clienti.

IL FORMAT DI RISTORAZIONE – “Il Bistrot di Basko nasce dall’idea di semplificare la vita del consumatore – racconta D’Alessandro – proponendo un servizio self-service, con un menu che cambia tutti i giorni e comprende primi, secondi a base di carne e pesce, piatti della tradizione ligure, dessert”. Alcune pietanze sono disponibili anche in versione take away, mentre nel Bistrot di Via Emilia è attivo il servizio che consente ai clienti che stanno pranzando di ordinare la spesa online e di poterla ritirare già pronta nei successivi 45 minuti. “Tutti gli ingredienti utilizzati in cucina provengono dal punto vendita che ospita il Bistrot – precisa D’Alessandro – e la sinergia che si crea tra negozio e area di ristorazione rappresenta un importante vantaggio competitivo, che ci dà modo di mostrare al cliente la qualità dei nostri prodotti”.

Giovanni D'Alessandro, direttore vendite, marketing e comunicazione di Basko
Giovanni D’Alessandro, direttore vendite, marketing e comunicazione di Basko

I PROGETTI DI ESPANSIONE – Che Basko voglia ampliare la rete di Bistrot è indubbio, ma quante aperture ci saranno di qui alla fine dell’anno? “Faccio fatica a dare un numero – risponde Giovanni D’Alessandro – perché ci sono iter autorizzativi da completare e la cui durata non dipende certo da noi. Potremmo inaugurare il terzo Bistrot e nella migliore delle ipotesi fare molto di più”. Altro aspetto interessante è se c’è un futuro per il Bistrot lontano dal Basko: “Stiamo ragionando su una declinazione stand-alone del format – ammette D’Alessandro – che manterrebbe comunque l’insegna Bistrot di Basko. La nostra strategia però non cambierebbe: noi non siamo ristoratori e il Bistrot non è una diversificazione del business, ma un modo per raccontare la qualità e freschezza dell’assortimento di Basko e per dare un servizio al cliente”.

IL BISTROT DIVENTA UNA PRIVATE LABEL – Basko conta 58 punti vendita, destinati ad aumentare nell’arco dei prossimi mesi, concentrati soprattutto in Liguria e con presenze in Piemonte e nel piacentino. Tutta la rete sarà coinvolta nel progetto Bistrot, laddove gli spazi lo renderanno possibile. “A settembre lanceremo una gamma di prodotti di gastronomia take away a marchio il Bistrot di Basko – annuncia Giovanni D’Alessandro – che entreranno nell’assortimento di tutti i nostri supermercati. La linea sarà composta da una quindicina di referenze, che però cambieranno in base alla stagionalità, e riprenderà in pieno la filosofia del Bistrot di Basko: proporre soluzioni pasto veloci, economiche e di qualità”.

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