Altroconsumo: i nostri dubbi (e quelli di U2) sulla spesa più conveniente

Arriva ad ottobre la tradizionale inchiesta sui prezzi dei supermercati ma fa discutere la modifica del primo dei tre panieri storici: da "Prodotti di marca" a "Tutti i prodotti"
Altroconsumo: i nostri dubbi (e quelli di U2) sulla spesa più conveniente

Sta arrivando in questi giorni nelle mani degli abbonati uno dei numeri più ricercati di Altroconsumo, quello tradizionalmente dedicato alla spesa più conveniente. Firmata Beba Minna, l’inchiesta “La spesa che non pesa” è arrivata alla 28 edizione: oltre 700 punti vendita esaminati in 67 città per scoprire dove conviene fare la spesa. “Secondo i dati Istat, mediamente una famiglia italiana spende ogni anno per i propri consumi quasi 30mila euro. Di questa somma, 6.320 euro (poco più del 20%) vengono spesi al supermercato”. Per una coppia un semplice cambio di abitudini può far risparmiare oltre 3000 euro l’anno – precisa Altroconsumo – che premia Eurospin come migliore discount, Esselunga e Ipersimply per i supermercati, Conad ipermercato e U2 supermercato migliori per la spesa con prodotti commerciali.

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Fonte: La spesa che non pesa – Altroconsumo Ottobre 2016

 

LA CLASSIFICA – In una ventina di pagine, gli abbonati possono trovare tabelle divise per le città con la classifica dei punti vendita esaminati, nome e indirizzo. L’indagine di Altroconsumo è particolarmente rilevante perché si tratta di una rivista influencer, che viene inviata ogni mese a 400 mila soci e fornisce anche un servizio di consulenza personalizzata, segnalando dove andare a fare la spesa vicino a casa, riempiendo il carrello virtuale con i prodotti preferiti.

ALCUNI DUBBI METODOLOGICI – Noi di Food abbiamo molto rispetto per i colleghi di Altroconsumo e in diverse occasioni abbiamo recensito le loro inchieste. Questa volta però esprimiamo alcuni dubbi sul metodo e sui risultati dell’inchiesta “La spesa che non pesa”. Per esempio, a Parma – dove ha sede principale la nostra testata – non sono stati analizzati i prezzi dell’Ipercoop Eurosia, che con Esselunga e Conad si contende la leadeship delle vendite nella città. Ci ha anche stupito apprendere che le due città dove costa meno fare la spesa in Italia sono Venezia e Torino; alcuni nomi di catene inserite a noi erano sconosciute; Simply fa parte di Auchan e così via. Ogni anno, poi, Food esamina i dati Nielsen e di Iri Infoscan che analizzano il ranking per punti vendita in tutte le città italiane: i risultati sono molto diversi.

LA COMPOSIZIONE DEI PANIERI – Altre perplessità sono state espresse anche dal mondo del retail, in particolare da U2 Supermercato, che ha rivolto ad Altrocosumo alcune domande in merito ai criteri utilizzati per stilare le tre classifiche di spesa. La questione più rilevante riguarda la composizione del primo paniere, quello tradizionalmente riservato ai prodotti di marca. “Dopo 10 anni consecutivi in cui veniva preso in esame un paniere composto solo da marche leader, quest’anno Altroconsumo ha deciso di aggiungere ai prodotti di marca anche i prodotti più economici, trasformando così il paniere da “Marche” a “Spesa con tutti i prodotti. Un cambiamento che rende meno intuitivi i risultati della ricerca e per il quale quale UNES chiede alla testata: “Perché avete modificato, dei tre panieri storici (Marche industriali , Marca commerciale, Prodotto più economico) quello universalmente riconosciuto come il più rappresentativo e statisticamente accettabile (marca industriale) per sostituirlo con uno misto (marca industriale e prodotti più economici)?”. Il paniere esaminato comprende infatti in prevalenza prodotti freschi (frutta, verdura, carne…) e 601 prodotti di marca. Ma sono elencati solo alcune delle referenze prese in esame: Pepsi Cola in bottiglia, Ciro Passata Verace in vetro, mozzarella Galbani Santa Lucia, acqua effervescente Ferrarelle, birra Peroni in bottiglie, Nutella Ferrero, olio extravergine Carapelli Nobile, spaghetti Barilla n.5.

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Fonte: La spesa che non pesa – Altroconsumo Ottobre 2016

 

COPERTURA NAZIONALE E NUMERO DI PDV – Inoltre, rileva UNES che solo per la classifica “Spesa con tutti i prodotti” sono stati inseriti due nuovi criteri di selezione: il numero di punti vendita e la copertura territoriale su territorio nazionale. Criteri che hanno portato all’esclusione dal primo dei tre panieri di U2 Supermercato, insegna che negli ultimi 6 anni era risultata per quattro volte (2011 – 2012 – 2013 – 2014) “la più conveniente in Italia nelle categorie sia dei prodotti di marca sia dei prodotti a marchio commerciale”.

I MIGLIORI SUPERMERCATI DOVE FARE LA SPESA – Ma elenchiamo quali sono i migliori supermercati d’Italia dove andare a fare la spesa  secondo Altroconsumo: Alì (Padova), Auchan (Ancona, Asti, Bari, Cagliari, Pesaro, Pescara, Roma, Venezia), Bennet (Como), Cidac (Aosta), Coal (Ascoli Piceno), Colle Verde (Palermo), Conad (Catanzaro, Frosinone, Genova, Livorno, Messina, Rimini, Trieste, Udine), Coop (Alessandria, Avellino, Cuneo, Firenze, Foggia, Genova, L’Aquila, Perugia, Pisa, Pistoia, Terni, Torino, Viterbo), Dok (Brindisi, Cosenza), Emisfero (Pordenone), Esselunga (Arezzo, Bologna, Brescia, La Spezia, Latina, Milano, Modena, Novara, Parma, Piacenza, Varese), Eté (Salerno), (Napoli), Famila (Bergamo, Caserta, Campobasso, Lecce, Taranto), Gemar (Siracusa), Interspar (Bolzano, Ferrara, Savona, Vicenza), Nonna Isa (Sassari), Pam (Trento), Rossetto (Verona), Si Con Te (Chieti), Simply (Catania, Potenza), Visotto (Treviso).

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