Mutti, il 2016 tra qualità e ambiente

Grazie alla partnership con il WWF, l’azienda ha risparmiato un miliardo di litri di acqua e ridotto del 27% le emissioni di CO2
Mutti, il 2016 tra qualità e ambiente

Mutti, l’azienda conserviera parmigiana specialista del pomodoro dal 1889, ha scelto di raccontare il suo viaggio alla ricerca della qualità dal campo alla tavola con “Pomodoro o Pomo d’Oro?”. Un evento per celebrare la fine della campagna del pomodoro 2016 e i suoi protagonisti; gli agricoltori, moderni “eroi della Terra” che garantiscono attraverso il loro lavoro la qualità del prodotto finale. Non a caso, Mutti da 17 anni premia i suoi migliori conferitori con il prestigioso Pomodorino d’Oro MuttiLa campagna 2016 assume per noi un significato ancora più importante del solito, ha commentato Francesco Mutti, AD di Mutti SpA. I dati parlano di una crescita del 14% nella produzione rispetto al 2015, ma quello che ci rende veramente orgogliosi sono i risultati qualitativi da record conseguiti quest’anno, a testimonianza della continua e costante ricerca dell’eccellenza.
Garantire la migliore qualità significa avere un’attenzione costante in ogni fase della coltivazione, dalla semina alla raccolta; significa andare in campagna ogni giorno per vedere come stanno i pomodori e prendersi cura di loro con la massima attenzione e tempestività – aggiunge Marco Franzoni, vincitore del Pomodorino d’Oro nel 2011, nel 2014 e nel 2016.

LA PARTNERSHIP CON WWF – Mutti ha da tempo un occhio di riguardo per la sostenibilità ambientale. Grazie alla partnership con il WWF, attiva dal 2010, e all’attività di monitoraggio dell’impronta idrica condotta dal Centro Euro Mediterraneo sui cambiamenti climatici (CMCC), Mutti ha raggiunto importanti risultati. Il traguardo fissato nel 2010, ossia la riduzione dell’impronta idrica della filiera Mutti del 3%, è stato superato raggiungendo il 4,6%. Un grande apprezzamento va all’azienda Mutti che ha consolidato e ampliato il proprio impegno ambientale, investendo in azioni di monitoraggio, assistenza e coinvolgimento dei propri fornitori. Il risparmio irriguo ad oggi raggiunto è di quasi un miliardo di litri d’acqua, ha commentato Eva Alessi, Responsabile sostenibilità del WWF Italia.

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Mutti si è inoltre impegnata nella riduzione della propria impronta di carbonio, raggiungendo nel 2015 una riduzione delle emissioni per unità di prodotto del 27% rispetto al 2009. Grazie a misure di efficientamento e utilizzo di energie rinnovabili, l’azienda ha evitato, tra il 2010 e il 2015, l’immissione in atmosfera di 20mila tonnellate di CO2, equivalenti alle emissioni di 90.940 voli aerei Milano –Londra. Inoltre, dal 2017 Mutti metterà in atto un piano di azione per favorire la biodiversità in ambito agricolo. Fin dal 1999 l’azienda certifica, prima in Italia, i propri prodotti con il marchio “Produzione Integrata Certificata”; nel 2001 si è aggiunta anche la certificazione “non OGM” che prevede un doppio controllo, sulle operazioni agricole e sulle piantine, sul pomodoro fresco e sul prodotto finito.

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