Export, per la pasta il 2014 è anticrisi

Nella top five in valore della graduatoria generale di comparto spiccano Germania, Regno Unito, Francia, Stati Uniti e Giappone
Export, per la pasta il 2014 è anticrisi

Pasta italiana sempre più globetrotter. Secondo i dati di Aidepi, aggiornati ai primi nove mesi del 2014, il settore ha evidenziato un trend del + 4,7% in volume + 3,1% in valore. In cifra, parliamo di circa 1.481.000 tonnellate di pasta italiana, per un controvalore di 1.542 milioni di euro.

I principali paesi di destinazione si confermano Germania, Regno Unito, Francia, Stati Uniti e Giappone, che hanno acquistato complessivamente circa il 58% dell’export italiano di paste alimentari (circa 1.000 milioni di euro).

L’ Europa rappresenta quindi l’area geo-economica più importante per le esportazioni di pasta italiana, coprendo il 73,8% dei volumi e il 73,3% dei valori esportati. In ambito europeo mantiene la leadership la Russia con circa 45mila tonnellate (+18,7% rispetto all’identico periodo del 2013), per un valore di 40 milioni di euro (+17%).

Ma la pasta italiana ha continuato a guadagnare consensi anche su altri mercati lontani. Oltre agli Stati Uniti, prosegue il trend positivo del Brasile, con 16.500 tonnellate, pari ad oltre 18 milioni di euro, in aumento del 4,6% in volume e del 7,7% in valore. Esordio per il mercato colombiano che ha più che raddoppiato le importazioni di pasta italiana toccando le 2.500 tonnellate, per un valore di 3,1 milioni di euro, con incrementi del 62% a volume e del 48% in valore.

Lo sviluppo oltreconfine di spaghetti, penne &co. continua anche nell’area asiatica che importa circa 161mila tonnellate (+4,1%) per un valore di 151 milioni di euro (-0,3% sul gennaio-settembre 2014). Nel dettaglio, oltre al Giappone che fa la parte da leone, si registrano trend molto positivi in Israele (+10% in valore), Corea del Sud (+9%) e Cina dove l’Italia ha esportato circa 11mila tonnellate per un valore di 9,4 milioni di euro con una crescita rispettivamente del +39,4% a volume e del +32,4% a valore.

 

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