Campari cede i vini Serafino alla Krause holdings

La società milanese vende la casa piemontese alla Krause holdings, famosa per la rete di stazioni di servizio Kum & Go
Campari cede i vini Serafino alla Krause holdings

La lunga strada dei vini piemontesi Enrico Serafino si ferma nello stato americano dello Iowa. A vendere è la Campari che ha ceduto la cantina alla Krause holdings per 6,1 milioni di euro una volta che la società sia stata ripulita da tutti i debiti e dalla cassa. Con questa operazione la beverage company, che da tempo vuole separarsi della sua divisione vini fermi, fa un piccolo passo avanti nella ridefinizione del proprio portafoglio futuro, essenzialmente focalizzato sui superalcolici.

L’acquirente, cui andranno marchi, vigneti, cantina e pertinenze varie, non è un protagonista del settore. Tutt’altro: dalla sede centrale di West Des Moines, nello Iowa, gestisce un’ampia rete di stazioni di servizio  con annesso convenience store (430 punti vendita) a marchio Kum & Go che coprono 11 stati del cosiddetto mid western, un’area che taglia gli Stai Uniti dal Nord Dakota all’Arkansas, tradizionale serbatoio cerealicolo degli Stati Uniti. Tra le attività della società americana c’è anche la distribuzione di prodotti petroliferi, a confermare la vocazione del gruppo.

L’acquisizione di Enrico Serafino sembra quindi guidata più da interessi personali del proprietario Kyle J. Krause che non strategici aziendali: “Sono molto appassionato di vini italiani, specialmente quelli prodotti in Piemonte” si legge in una nota. “Questa acquisizione fornisce una base su cui investire. La mia intenzione è continuare a espandere la coltivazione dei vigneti in questa regione e abbiamo intenzione di fare leva sull’eredità del brand e di focalizzarci sulla produzione di vini di primordine”.

Dal canto suo Campari, che continuerà ancora a distribuire i vini appena ceduti su tutti i mercati di presenza, ha ricordato che questa è la terza dismissione del 2015: prima della casa vinicola piemontese era uscita dal perimoetro di gruppo Limoncetta di Sorrento (ceduta ad Amaro Lucano) per sette milioni di euro e poi la vendita della divisione Federated Pharmaceutical in Giamaica, per un corrispettivo di 13,0 milioni.

Nella divisione vini fermi italiani restano ancora Sella & Mosca e Teruzzi e Puthod.

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