E’ alto 120 centimetri, ha un touchpad sulla pancia e si sposta su ruote guidato da una serie di sensori integrati. In Giappone è già conosciuto all’interno di alcuni store o corner di Nestlé, dove pubblicizza le macchine da caffè Nespresso. E lo fa con uno stile da venditore navigato, interpretando le emozioni sul viso dei clienti e rispondendo alle loro domande, nonché tentando persino di rallegrarli con canti e scherzi se percepisce tristezza o nervosismo. Adesso il robot Pepper debutta anche in Europa nel settore della distribuzione, partendo dall’ipermercato Carrefour di Claye-Souilly, nel dipartimento francese di Seine-et-Marne. Uno store che ospita dai 5 mila ai 12 mila visitatori al giorno, per i quali gli androidi empatici, quattro in tutto per cominciare, rappresentano certamente una delle attrazioni più originali. Del resto, il compito dei piccoli umanoidi è anzitutto di carattere ludico e di animazione. Si occupano quindi di intrattenere i più giovani con giochi multimediali, servizi fotografici, coreografie e ovviamente anche informazioni commerciali. “Gli shopper ritornano con la famiglia o con gli amici per rifare le foto e divertirsi – racconta Anthony Duc, direttore dell’ipermercato -. Registriamo dunque un aumento del traffico ancora difficile da calcolare, che conferma però l’efficacia del dispositivo e la sua capacità di attrazione. Pepper inoltre consente ai clienti di esprimere il livello di soddisfazione, soprattutto alla fine del loro percorso nel negozio. Anche i nostri dipendenti, intanto, dimostrano di essere sedotti dai piccoli robot”. Al momento il management di Carrefour smentisce un prosieguo della sperimentazione su più larga scala. Ma considerato il successo potrebbe presto ripensarci.