Gruppo Calvo, a Encinas il compito di sviluppare Nostromo

Il manager spagnolo è stato nominato direttore generale della divisione Europa
Gruppo Calvo, a Encinas il compito di sviluppare Nostromo

Sarà Alberto Encinas Lastra a guidare dalla sede di Modena lo sviluppo del produttore di conserve ittiche Nostromo. Encinas è infatti il nuovo direttore generale della divisione Europa di Gruppo Calvo, azienda spagnola di cui Nostromo fa parte dal 1993. Madrileno, 45 anni, Encinas lavora in Gruppo Calvo da 18 anni e negli ultimi 4 ha ricoperto la carica di direttore generale della divisione Sud America e Africa Subsahariana. In questo ruolo, si è distinto per aver reso il Brasile il primo mercato del Gruppo Calvo nel mondo, facendo crescere il fatturato di anno in anno.

LE STRATEGIE IN ITALIA – In base a quanto annunciato dall’azienda, lo sviluppo di Nostromo avverrà mediante una strategia incentrata sull’innovazione a tavola con prodotti attenti al benessere e alla salute. Sono previste, infatti, per il prossimo anno novità di rilievo, al fine di sostenere la crescita di Nostromo all’interno dei suoi canali di consumo. L’Italia si conferma un mercato importante per il settore delle conserve ittiche, con consumi medi di tonno (2,4 kg pro capite all’anno, fonte: Ancit su dati Istat e Iri – 2015) tra i più elevati d’Europa e risultati in crescita anche nel 2015. Un andamento confermato dal Gruppo Calvo, per il quale il mercato italiano è secondo soltanto al Brasile.

I NUMERI DI GRUPPO CALVO – Il Gruppo Calvo conta più di 5.100 lavoratori in 70 Paesi, 4 stabilimenti produttivi e una flotta di proprietà. Nel 2015 Gruppo Calvo – che per il 40% appartiene all’italiano Bolton Group – ha raggiunto un fatturato di 787 milioni di euro, in aumento del 3% rispetto all’anno precedente, superando le 104.000 tonnellate di volumi di vendita. A questi risultati ha contribuito Nostromo, presente sul mercato italiano da oltre 60 anni, che nel 2015 ha raggiunto un fatturato di 130 milioni di euro, in crescita dell’8% rispetto al 2014, per un totale di 15.000 tonnellate di volumi di vendita in Italia.

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