Grocery, le 7 chiavi del successo

RETAIL
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Recentemente, David Smith, Presidente e CEO di Associated Wholesale Grocers (AWG), la più grande cooperativa di grossisti alimentari degli Stati Uniti di negozi indipendenti, ha condiviso sette grandi opportunità di crescita e sviluppo per i grocery del Paese. Una ‘visione’ che, traslata negli spazi geografici e nel contesto generale, potrebbe essere valida anche per l’Italia.

Grocery, visione di insieme e linee guida

Stando a quanto riporta anche il magazine statunitense Progressive Grocer, il punto di partenza del percorso delineato da Smith è la forza dell’insieme: il CEO paragona l’AWG a uno sgabello a tre piedi (membri, fornitori e associati), con ogni attore (la gamba) che deve fare la sua parte consapevole delle 7 linee guida identificate:

1) FRESCO O NIENTE – Le categorie dei freschi sono in aumento a discapito delle altre. AWG ha chiesto ai consumatori di 25 anni che cosa ricercassero in un negozio di alimentari e la risposta è sempre stata la stessa: frutta, verdura e carni di alta qualità.
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2) NO ALLE VIE DI MEZZO – In un contesto sempre più selettivo, è importante prendere una decisione univoca sul tipo di store che si vuole essere (discount, negozio specializzato, etnico, ecc…), evitando il format di supermercato omnicomprensivo.
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3) RIDURRE I COSTI OPERATIVI – I negozianti devono cambiare il modo con cui reperire nuovi fondi per gli investimenti: niente aumenti di prezzo, che portano al calo delle vendite, piuttosto taglio netto dei costi di gestione.
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4) FARE RETE – L’azienda deve diventare un buon partner capace di far crescere il settore nel suo insieme. È dunque fondamentale l’armonia fra le “tre gambe dello sgabello”, riducendo gli attriti fra le parti e puntando sulla collaborazione di lungo periodo.
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5) OMNICANALITA’ – Puntare sulla tecnologia per offrire ai consumatori svariate modalità di interazione con il brand, che vadano oltre l’acquisto ‘fisico’ del prodotto in store e che siano compatibili con gli stili di vita contemporanei.
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6) IL TALENTO CONTA – Gli attuali tassi di disoccupazione rendono sempre più difficile reperire (e mantenere) negli store dipendenti qualificati. Valorizzarli, offrire loro gli strumenti e le competenze per crescere e farli sentire coinvolti nel business è la giusta mentalità da seguire.
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Pmi
7) CORRERE INSIEME – Smith suggerisce ai negozianti di pensare alle loro attività come a una gara podistica tra il grocery e la tecnologia in cui però non si vince arrivando primi, ma semplicemente sfidandosi, cercando di capire ognuno i vizi e le virtù dell’altro. In questo modo la crescita dei due mondi sarà rapida e condivisa.
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