Prosciutto Toscano Dop, pesa il calo del banco taglio

Il bilancio 2020 del comparto è condizionato dall’emergenza sanitaria, con flessioni in doppia cifra per produzione e fatturato. Intanto l’export riparte dal Nord America
Prosciutto Toscano Dop, pesa il calo del banco taglio

Il 2020 non è stato certo un anno facile per il comparto del Prosciutto Toscano Dop. Secondo i dati forniti dall’ente di certificazione IFCQ, infatti, le cosce salate sono state 299 mila, cioè il 16% in meno rispetto al 2019. Si tratta di una flessione determinata principalmente all’emergenza sanitaria, a cominciare dalle chiusure dell’horeca e dalle criticità del banco taglio. Quest’ultimo segmento, del resto, veicola ben il 60% delle vendite all’interno della Gdo. Il fatturato, quindi, non è andato oltre i 46 milioni di euro, contro i 56 dell’anno precedente. Dati alla mano, il calo del banco taglio è stato compensato solo parzialmente dalla crescita del segmento del preaffettato. Una tendenza, quest’ultima, che ha comunque registrato una decisa accelerazione, raggiungendo quota 3,14 milioni di vaschette, quasi 200mila in più del 2019.

RALLENTA ANCHE L’EXPORT

Il Consorzio del Prosciutto Toscano Dop riunisce 20 aziende, con 1.500 addetti diretti e altri 2.500 lavoratori legati all’indotto. Nel corso del 2020 la pandemia ha influito anche sull’export, che incide per il 15% sul turnover del comparto, determinando un rallentamento nell’ordine di grandezza del 10 per cento. A livello geografico, le vendite oltreconfine sono così ripartite: 70% area Ue e 30% area extra Ue. I principali partner commerciali europei sono la Germania e i Paesi del Nord Europa.

LO SCENARIO PER IL 2021

Il nostro comparto – ha commentato Fabio Viani, Presidente del Consorzio del Prosciutto Toscano Dop –  ha tenuto e ha saputo reagire a una situazione, anche sul piano macroeconomico, estremamente complessa, causa Covid-19. Difficile fare previsioni. Per il 2021, puntiamo prudenzialmente a confermare i livelli produttivi del 2020 e a migliorare leggermente le performance economiche. In Italia, confidiamo nella graduale ripresa del canale horeca, a partire dal secondo semestre. Nel caso dell’export, segnali positivi arrivano dal Nord America, con un incremento degli ordini negli Stati Uniti, dove il Prosciutto Toscano Dop è commercializzato da cinque anni, e in Canada”.

CONTRO L’ETICHETTATURA UNICA

Il Consorzio, intanto, esprime un parere fortemente contrario rispetto al tema dell’etichettatura unica, che verrà adottata nei Paesi dell’Unione a partire dal 2022. “L’etichetta a semaforo – sottolinea Viani – rischia di penalizzare fortemente un prodotto agroalimentare naturale, di qualità e di grande tradizione come il nostro, fornendo informazioni incomplete e parziali ai consumatori”.

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