Il bakery italiano piace all’estero

Nella prima uscita dell’anno della rivista Italianfood.net dedicata al mercato estero dei prodotti made in Italy, si analizza la bilancia commerciale del comparto bakery con un focus sul segmento savory

A chiusura del 2021, l’intera categoria bakery mette a segno buone performance nel mercato internazionale. Secondo l’analisi di Nomisma sui dati Agrifood Monitor, il segmento savory del comparto riporta una crescita a valore del 11,6% delle esportazioni nei primi otto mesi dell’anno (gennaio-agosto). Il risultato è frutto del buon andamento di tutte le categorie del bakery salato, quelle più tradizionali in particolare: pane lievitato (+13,9%) e azzimo (non lievitato) (+52,7%) e biscotti senza zuccheri (+47,6%) hanno fatto registrare incrementi in doppia cifra. Seppur in crescita, fanno segnare invece variazioni più modeste fette biscottate, pane tostato e prodotti similari (+4,6%). L’analisi dei dati sconta il fatto che la voce di export più consistente (altri prodotti da forno salati, +9,9%) è un aggregato eterogeneo e non una singola categoria merceologica.

Export bakery salato per categoria (mln €)

(§) Senza aggiunta di miele, uova, formaggio o frutta. (*) Quiches, crespelle, torte salate, pizzette, ecc.
(°) Dati provvisori fonte: Nomisma – Agrifood Monitor su dati Istat

Un segnale positivo per i player della categoria che testimonia un apprezzamento da parte dei consumatori stranieri, i quali sembrano dare sempre più valore alla qualità delle produzioni tricolore sia artigianali che industriali, a partire dalla selezione della materia prima.

I PAESI DI DESTINAZIONE

Nei primi otto mesi del 2021 l’Italia ha esportato prodotti bakery salati in più di cento paesi. In particolare, però, l’analisi condotta su due potenziali sostituti stretti del pane fresco come le fette biscottate e il pane tostato ha messo in luce che l’export tricolore ha avuto un andamento contrapposto. Le vendite all’estero di fette biscottate sono scese del -2% attestandosi a 6,7 milioni di euro. La variazione registrata è riconducibile al forte arretramento di due tradizionali mercati di sbocco della produzione italiana come la Francia (-51,3%) e la Germania (-9,3%). Anche in Spagna (-6,1%) e Regno Unito (-2,5%) si è registrata una frenata. In crescita risultano invece i mercati extra-comunitari quelli asiatici in particolare. L’export verso la Corea del Sud è cresciuto del 73,5% mentre quello verso gli Stati Uniti del 50 per cento. Le buone performance registrate fuori del perimetro comunitario non sono state comunque sufficienti a evitare l’arretramento delle vendite, ma soltanto a ridurne l’intensità.

Export per paese di destinazione

Fonte: Agrifood Monitor su dati Istat (°) Fette biscottate escluse. (*) Dati provvisori

Gli invii oltre frontiera del bakery tostato sono invece cresciuti del 5,6 per cento. Il prodotto si è diretto in misura prevalente verso paesi extra-comunitari. In primo luogo il Regno Unito (23,5%) e gli Stati Uniti (+7,4%), ma anche il prodotto diretto verso Belgio (+19,4%) e Olanda (+19,7%) è probabilmente stato riesportato in paesi terzi. Le destinazioni extra-comunitarie si configurano quindi come sempre più importanti per l’export dei prodotti tostati.

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