Latte, calo nella produzione: uno studio sugli allevamenti Arborea

Condizioni climatiche estreme hanno pesanti impatti sulla produzione di latte. L’analisi dei dati raccolti dal dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari servirà a programmare strategie per il benessere animale
Latte, calo nella produzione: uno studio sugli allevamenti Arborea

Il benessere delle mucche è indispensabile per evitare il calo della produttività del latte che, nei periodi estivi, può oscillare tra il -10% e il -15% rispetto alla media annuale. Ad affermarlo è il progetto “Climalat” al quale hanno partecipato 12 allevamenti bovini di Arborea, promosso da Latte Arborea sotto il coordinamento del dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari.

Secondo quanto rilevato, le imprese che hanno registrato una stagionalità nei livelli di produzione a causa delle ondate di calore hanno subito cali doppi di latte rispetto alle aziende agricole che hanno mostrato minima stagionalità nei conferimenti. Secondo gli studiosi, inoltre, l’effetto delle ondate di calore sui livelli produttivi si propaga per circa 12-15 giorni, con perdite produttive massime a sei giorni di distanza dal picco nelle temperature.

L’analisi dei dati raccolti sarà utile per programmare strategie di difesa dallo stress da caldo da implementare negli allevamenti di Arborea durante l’estate 2023. “Le conoscenze acquisite al termine della fase pilota verranno estese a tutte le imprese della cooperativa che rappresentano, nell’insieme, il principale polo produttivo lattiero-vaccino della Sardegna” – dichiara Remigio Sequi, Presidente Arborea. “Eliminare lo stress da caldo per tutti gli animali permette di salvaguardare il benessere animale e di evitare che le generazioni successive di bovini generino minor produzione di latte”.

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