Nova Coop investe 60 milioni per rigenerare lo scalo Vallino

Presentato il progetto per portare a Torino, nel quartiere San Salvario, un nuovo Student Housing, servizi alla persona, un Superstore Coop, impianti sportivi, nuovi spazi pedonali e aree verdi
Nova Coop investe 60 milioni per rigenerare lo scalo Vallino

Nova Coop ha presentato il piano di sviluppo che si propone di dare una nuova vita e una nuova identità all’ex scalo ferroviario Vallino, a Torino nel quartiere San Salvario. L’intervento interesserà una superficie complessiva di circa 32.000 mq, delimitata a nord dal sovrappasso di corso Sommeiller, a est da via Nizza, a sud da via Argentero e a ovest dalle sedi ferroviarie in esercizio.

Il piano propone il recupero di una zona fino ad oggi interdetta alla città attraverso un progetto di trasformazione urbana che asseconda e consolida la vocazione già espressa dal quartiere di connotarsi come polo della formazione universitaria, rimarginando fili di edificazione fino a oggi rimasti incompiuti e offrendo alla comunità locale nuove aree, servizi e spazi di fruizione pubblica.

IL PROGETTO

La superficie insediata è pari a circa 21.500 mq e si compone di un intervento, sviluppato in partnership con le società Taurus e Ca Ventures, per la realizzazione di uno student housing di circa 10.500 metri quadrati di superficie lorda di pavimento, più ulteriori 10.000 mq con destinazioni miste commerciali e servizi, che comprendono la presenza di una consistente quota di ristorazione e un Superstore Coop di 2.500 mq, progettato per offrire sistemi di tecnologia e segnaletica digitale avanzati. Il progetto consente di destinare una consistente superficie (oltre 7.500 mq) a spazi pubblici e ad uso della collettività, con una piazza pubblica attrezzata e una piastra di impianti sportivi di circa 5.000 mq.

L’INVESTIMENTO

Abbiamo presentato un grande progetto di rigenerazione urbana – dichiara il Presidente Nova Coop Ernesto Dalle Riveper trasformare un’area ferroviaria dismessa a pochi passi dal cuore di Torino in un luogo di studio e aggregazione integrato con il quartiere circostante. Sarà bello, ecosostenibile, ricco di servizi e con un’offerta commerciale che non si pone al centro dell’operazione, ma offrirà un importante supporto per permetterne la fattibilità. Vogliamo che la grande distribuzione cooperativa qualifichi la sua specificità anche per la capacità di realizzare interventi importanti e qualitativi, che sappiano essere motore di sviluppo economico e recupero urbano”.

L’investimento complessivo dell’insegna ammonta a circa 60 milioni di euro, di cui oltre cinque milioni destinati a opere pubbliche e oneri a scomputo. Le operazioni di bonifica e scavo partiranno nei prossimi giorni e la conclusione dei lavori è prevista per l’autunno 2025.

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