Carrefour Italia ha deciso di diventare Società Benefit

Sostenibilità, condizioni di lavoro rispettose, creazione di valore per tutti i soggetti della filiera e tutela dell’ambiente sono gli obiettivi della trasformazione di Carrefour Italia in società benefit
Carrefour Italia ha deciso di diventare Società Benefit

La strada è ormai presa e il traguardo sarà raggiunto il prossimo mese: Carrefour ha annunciato nelle scorse ore l’intenzione di diventare società benefit – la prima della Gdo italiana – e tale qualifica verrà perfezionata a fine giugno. 

“Siamo orgogliosi di diventare una società benefit, una decisione strategica che conferma la nostra volontà di fare impresa focalizzandoci non solo sulla dimensione economica, ma creando allo stesso tempo ricadute positive e valore tangibile per l’ambiente e la società in cui siamo inseriti – afferma Christophe Rabatel, Ceo Carrefour Italia –. È un ulteriore passo nel nostro percorso per promuovere la transizione alimentare per tutti, favorendo un reale cambio di paradigma lungo tutta la filiera, per una produzione più sostenibile e un consumo più responsabile. Le urgenze che viviamo ci impongono agire e passare definitivamente dalle parole ai fatti”. 

Christophe Rabatel, Ceo Carrefour Italia

L’insegna si impegna quindi a operare in modo responsabile e trasparente, con lo scopo di coniugare l’interesse economico e specifici benefici comuni; a tal proposito un report annuale rendiconterà dal prossimo anno gli obiettivi sociali e ambientali conseguiti da Carrefour e che si basano su quattro principali pilastri.

I QUATTRO BENEFICI COMUNI

Il primo target che Carrefour Italia vuole raggiungere è favorire una transizione del sistema alimentare in chiave sostenibile: ciò significa offrire prodotti di qualità e accessibili, promuovere un’alimentazione equilibrata e stimolare la consapevolezza dei consumatori. Un ruolo fondamentale in tal senso sarà rivestito da un lato dalla private label, con cui incentivare una produzione più sostenibile e valorizzare le eccellenze del territorio, e dall’altro dalla collaborazione con i fornitori, sottoscrivendo patti basati su responsabilità comuni nei confronti della tutela dell’ambiente e della salute dei consumatori, oltre che a garanzia di qualità.

Il secondo beneficio riguarda l’ambiente di lavoro, che dovrà essere sempre più rispettoso, equo e sicuro per dare la possibilità ai collaboratori di conciliare vita e lavoro, favorire l’inclusione e le pari opportunità. Ne è esempio l’introduzione di una nuova policy di genitorialità che prevede 10 giorni in più di congedo parentale per il secondo genitore retribuito al 100%, un’integrazione dell’indennità prevista dalla legge per i genitori che usufruiscono del congedo parentale facoltativo, supporto psicologico ed accompagnamento nel rientro al lavoro. Particolare attenzione sarà dedicata anche ai collaboratori con disabilità e alla promozione della diversità delle origini.

La creazione di valore economico per tutti è il terzo pilastro: Carrefour Italia tutelerà il potere d’acquisto dei clienti sia mediante sconti e promozioni, sia grazie all’assortimento della marca privata che comprende i prodotti di primo prezzo Simpl’. I fornitori potranno contare sull’aiuto dell’insegna nell’esportazione dei prodotti made in Italy (nel 2022 l’export nei punti vendita Carrefour a livello internazionale ha raggiunto 1,1 miliardi di euro). Per condividere il valore creato dal business, si offriranno ai dipendenti contratti equi e competitivi e la possibilità di partecipare ai risultati aziendali (con azionariato diffuso e iniziative di welfare).

L’ultimo obiettivo è la riduzione dell’impatto ambientale delle attività di Carrefour che entro il 2030 tenderà a raggiungere la carbon neutrality nel canale dell’e-commerce ed entro il 2040 nei punti vendita. A ciò si aggiunge la volontà di ridurre i consumi energetici del 20% entro il 2026 e di contenere i rifiuti, soprattutto quelli derivanti dagli sprechi alimentari (sono già in corso una partnership con Too Good To Go e la vendita a prezzo scontato del 70% di prodotti che hanno superato il termine minimo di conservazione).

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