Nel primo semestre di quest’anno, Newlat Food ha conseguito un ottimo livello di marginalità e una solida generazione di cassa nonostante il difficile contesto di mercato. I ricavi hanno infatti raggiunto i 413,3 milioni di euro, in crescita del +23,2% rispetto ai 335,5 milioni nella prima metà del 2022. L’Ebitda normalizzato si è attestato a 39,8 milioni di euro con un incremento del +40,7%, mentre l’Ebitda consolidato ha centrato i 38,5 milioni rispetto ai 25,2 nel 2022, con un forte incremento della marginalità sul fatturato che è pari al 9,3%; un deciso aumento rispetto ai livelli raggiunti l’anno scorso (7,5% al 30 giugno 2022).
Il risultato operativo (Ebit) consolidato è pari a 23 milioni, in aumento del +197,3%, rispetto ai 7,7 milioni del primo semestre 2022. Il risultato netto consolidato ammonta a 10,7 milioni, in forte aumento (+391,4%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Il Presidente Angelo Mastrolia (nella foto) ha commentato: “Lo straordinario risultato del primo semestre dell’anno conferma un livello di crescita organica tra i migliori del settore, dando prova delle previsioni di forte miglioramento dei margini comunicati in sede di chiusura dell’esercizio 2022. Le nostre previsioni sono state addirittura superate, raggiungendo un margine Ebitda oltre il 9% ed una generazione di cassa che proietta il gruppo a oltre 30 milioni di fcf per fine anno. La leva operativa generata dalla forte crescita del fatturato e dalla grande attenzione ai costi ci ha permesso di far crescere l’utile netto a 10,7 milioni di euro rispetto ai 2,2 milioni di euro dello scorso anno. Tutto questo nonostante l’impatto negativo dell’aumento dei tassi di interesse. I risultati semestrali contribuiscono a dare maggior forza e maggiore flessibilità al gruppo anche sul fronte m&a, sul quale stiamo lavorando alacremente, con la speranza di proiettare in breve tempo il nostro gruppo ben oltre il miliardo di euro di fatturato”.
LE PREVISIONI PER IL SECONDO SEMESTRE
Per quanto a detta del Cda di Newlat Food non risulti agevole formulare previsioni sull’andamento del secondo semestre 2023, le prospettive appaiono comunque molto positive. Il gruppo “continuerà a prestare particolare attenzione al controllo dei costi ed alla gestione finanziaria, al fine di massimizzare la generazione di free cash flow da destinare sia alla crescita organica per via esterna sia alla remunerazione degli azionisti”, si legge nella nota diffusa con la relazione semestrale.
Dall’inizio del conflitto tra Russia e Ucraina si è registrata una crisi nel settore oil&gas e nell’approvvigionamento delle materie prime, che ha causato molta incertezza sull’andamento dell’economia mondiale oltre ad aver determinato un progressivo incremento dei prezzi. Ciò sta condizionando le politiche commerciali del gruppo che, a sua volta, “ha provveduto a ridefinire le condizioni di vendita con i principali clienti”. Considerando tutti questi elementi, Newlat “non ha possibilità di prevedere in quale misura i suddetti eventi possano avere ripercussioni significative sulle prospettive del gruppo per il 2023; ma gli amministratori ritengono di escludere ragionevolmente impatti negativi significativi”.