Il mercato del pet food e pet care vale 6,4 miliardi di euro

In occasione del lancio delle nuove linee pet food Mdd, Coop ha diffuso i dati sul mondo pet raccolti da una serie di fonti e da un’indagine svolta con Nomisma a dicembre 2023. Spendiamo per il solo cibo 4,3 miliardi di euro
Il mercato del pet food e pet care vale 6,4 miliardi di euro

In Italia ci sono oggi più gatti (10,2 milioni) che cani (8,8 milioni), ma entrambe le specie sono in aumento nel decennio. Il 53% degli italiani tra i 18 e i 65 anni hanno un animale domestico in casa e il 15% vorrebbe averlo, mentre un altro 15% lo ha avuto in passato. Così quasi 8 italiani su 10 hanno convissuto almeno una volta con un cane o un gatto.

Una diffusione equamente divisa sullo stivale a livello geografico, ma spalmata sulle generazioni più mature per quanto riguarda l’età: i 18-29 anni (44%), i 30-44 anni (49%), i 45-54 anni (56%) e i 55-65 anni 60% convivono ad oggi con un pet. Gender gap al femminile con il 58% di donne che dichiarano di possederne uno vs 47% degli uomini e tra aree rurali e urbane, con un 61% vs 49 per cento.

Nel confronto europeo, gli italiani sostengono senza paura le medie degli altri paesi già che il rapporto animali/residente è simile (323/1000). Siamo anche il terzo paese in Eu27 come popolazione animale domestica di cani e gatti dietro Germania e Francia (fonte: rielaborazione dati Ufficio Studi Coop su database nazionali e internazionali – Istat, Fediaf, Eurispes, Aisa, Yougov, Assalco-Zoomark – e indagine Ufficio Studi Coop – Nomisma “Wish List, Consumer Survey” metodo Cawi, campione di 1000 individui rappresentativo della popolazione 18-65 anni, dicembre 2023).

UN COMPARTO MILIARDARIO

L’Ufficio Studi Coop stima che il comparto possa valere 6,8 miliardi di euro l’anno, tra pet food (4,3 miliardi di €, 64% del totale), visite veterinarie (1,3 miliardi di euro, 20% del totale) e altre spese (1,1 miliardi di euro, 16% del totale). Le motivazioni per avere un cucciolo in casa sono sostanzialmente emotive: affetto e coccole viene associato all’avere un animale domestico dal 43% degli intervistati, amore incondizionato dal 41%, gioia e felicità 32 per cento. Una convivenza che ci porta a considerare l’amico a 4 zampe come uno di famiglia, al punto che alla domanda: “Ha mai pensato di lasciare parte o tutta la sua eredità a favore del suo/dei suoi animale/i?”, Rispondono tra i 18-24enni sì il 13%, tra i 25-34enni il 27%, tra i 35-44enni il 18%, tra i 45-64enni il 19% e tra i 65 e oltre il 22 per cento.

I PICCOLI DI CASA SEMPRE PIÙ A QUATTRO ZAMPE

Dalle analisi elaborate dall’Ufficio Studi Coop emergono altri dati molto significativi. Tra i 30-44enni solo 13% mette in progetto di fare un figlio nel 2024 e il 9% pensa ad un animale domestico. Ma se guardiamo ai 18-29enni il progetto di un figlio scende all’8% mentre quello di prendere con sé un pet al 13 per cento. Nell’ultimo decennio 2013-2023, mentre i bambini tra gli 0 e i 5 anni diminuivano (-11%), gli animali domestici aumentavano (+7%), a fronte del fatto che anche la popolazione residente scendeva (-2%). L’Italia è decisamente un paese per cani e gatti.

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