
La nuova campagna di raccolta delle olive si preannuncia a due velocità: positiva per l’Italia, ma complessa e in calo per gran parte del bacino del Mediterraneo. Nonostante le previsioni di una maggiore quantità prodotta a livello nazionale facciano sperare in una riduzione dei prezzi di olio d’oliva sugli scaffali, il complessivo calo produttivo nell’area mediterranea non permetterà tale flessione.
In Italia la raccolta è iniziata da un paio di settimane e le previsioni indicano una produzione stimata tra le 290.000 e le 300.000 tonnellate. Questo dato, sebbene inferiore alle 328.000 tonnellate del 2023, rappresenta un aumento atteso del 30% rispetto alle 240mila tonnellate dell’annata “di scarica” 2024.
I dettagli delle previsioni sono stati forniti da Unaprol, Coldiretti e Foa. Gli analisti precisano che l’aumento produttivo del 30% è una “stima a campagna appena iniziata, che dovrà essere confermata sulla base dell’andamento climatico delle prossime settimane”.
OLIO D’OLIVA: ANALISI REGIONALE
- Sud: Registra la situazione migliore, con un aumento previsto tra il 30% e il 40%. Questo grazie alle piogge di luglio e agosto che hanno mitigato gli effetti del caldo anomalo e della siccità. Puglia e Calabria rappresentano da sole oltre il 60% della produzione nazionale.
- Nord: Si attende una campagna difficile con un calo drastico, ipotizzato attorno al 40%, dovuto prevalentemente al maltempo.
- Centro Italia: Le prime rilevazioni indicano una situazione a macchia di leopardo, con una lieve diminuzione produttiva prevista tra il 10% e il 15% rispetto all’anno precedente.
LO SCENARIO ESTERO
A livello internazionale, le campagne di raccolta sono complesse e non ripetono i risultati dell’anno precedente. Diversi paesi chiave registrano criticità:
- Turchia: È atteso un crollo della produzione del 50% (-200.000 tonnellate).
- Portogallo e Grecia: Caldo e siccità hanno stremato le coltivazioni.
- Spagna: Sono segnalati attacchi di parassiti in Andalusia e Aragona.
- Tunisia: Prevede una raccolta record, ma le aziende di trasformazione affrontano notevoli preoccupazioni per la crisi finanziaria.
LE QUOTAZIONI DI MERCATO
In questo scenario, non sono attese particolari variazioni nelle quotazioni:
- Portogallo: I primi contratti sull’olio d’oliva con consegna dalla metà di ottobre fissano prezzi intorno ai 4,5 euro/kg.
- Spagna: I rumors indicano il prezzo dell’olio spagnolo a 4,5-5 euro/kg, almeno per l’inizio della campagna olearia.
- Italia: Non si attendono grandi scossoni per l’extravergine, stabilmente sopra i 9 euro/kg da mesi.