Intesa Sanpaolo, 10 miliardi per le filiere agroalimentari

L'iniziativa, lanciata a Firenze con il ciclo "Agri-Talk", rientra negli stanziamenti previsti dal gruppo per il Pnrr
Intesa Sanpaolo, 10 miliardi per le filiere agroalimentari

Intesa Sanpaolo ha stanziato 10 miliardi di euro per le filiere agroalimentari italiane, di cui 1,5 miliardi specificamente per il settore vitivinicolo. L’iniziativa, lanciata a Firenze con il ciclo “Agri-Talk”, rientra nei 410 miliardi di euro previsti dal gruppo per il Piano nazionale di ripresa e resilienza. L’obiettivo è supportare il settore food&beverage in un contesto di cambiamento climatico e nuove abitudini di consumo.

IL SETTORE AGROALIMENTARE ITALIANO

Il comparto agroalimentare contribuisce al 4,1% del valore aggiunto italiano, e ha generato 81 miliardi di euro nel 2024. Occupa 1,43 milioni di addetti, con un export settoriale che ha raggiunto 67,5 miliardi di euro nel 2024 (+8,3% sul 2023) e ha mostrato un’ulteriore crescita nei primi mesi del 2025.

L’INTERVENTO DI INTESA SANPAOLO: I PILASTRI STRATEGICI

L’intervento da 10 miliardi di euro di Intesa Sanpaolo è volto in primo luogo alla crescita delle Pmi agroalimentari, con un approccio che prevede soluzioni dedicate alle diverse produzioni. La Direzione Agribusiness del gruppo bancario, con 250 punti operativi e 1.100 specialisti, supporta oltre 80.000 clienti con servizi su internazionalizzazione, sostenibilità e innovazione digitale.

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I quattro pilastri strategici per gli investimenti includono:

  • Opportunità internazionali: affrontare nuovi mercati e incertezze;
  • Crescita dimensionale: organica o tramite operazioni di fusione e acquisizione (M&A);
  • Innovazione: in impianti, attrezzature, digitalizzazione e robotica, per rispondere a cambiamenti climatici e abitudini di consumo;
  • Qualità: garantire continuità aziendale e soddisfazione del consumatore.

FOCUS SULLA FILIERA VITIVINICOLA

“Agri-Talk” è il ciclo di incontri annuale ideato da Intesa Sanpaolo per presentare la sua strategia di sviluppo e avviare un dialogo diretto con le imprese sui territori. Il primo evento del 2025, oggi a Firenze, riguarda nello specifico la filiera vitivinicola; seguiranno appuntamenti per altri settori.

La filiera vitivinicola italiana beneficerà di 1,5 miliardi di euro per supportare le 7.000 imprese clienti. Il sostegno è per investimenti in nuovi modelli di business, sostenibilità e crescita; la maggior parte (84%) delle imprese è di piccole dimensioni.

L’Italia è stata il primo produttore mondiale di vino nel 2024 (44 milioni di ettolitri) e il secondo esportatore per valore. L’anno scorso le esportazioni sono ammontate a 8,1 miliardi di euro, con gli Stati Uniti come mercato principale. L’Italia detiene anche il primato europeo in biodiversità viticola (80 vitigni autoctoni) e certificazioni Dop/Igp.

Tra le sfide per l’immediato futuro, l’impatto dei dazi statunitensi, la frammentazione del settore, il passaggio generazionale e il cambiamento climatico. Opportunità di crescita permangono nei mercati esteri e nell’enoturismo.

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