Michele Ferrero, raccontato in 10 frasi

Dall'inchiesta di Food del 1997, il ritratto del grande imprenditore piemontese tracciato dai collaboratori più stretti. E da se stesso
Michele Ferrero, raccontato in 10 frasi

Chi era Michele Ferrero? Dall’inchiesta pubblicata su Food nel gennaio 1997 realizzata in occasione dei primi 50 anni dalla fondazione del gruppo dolciario esce un ritratto autentico del grande imprenditore di Alba, tratteggiato da coloro che lo hanno conosciuto bene: i dirigenti e la moglie, ma anche la gente di Alba, la sua gente.

Ecco le dieci testimonianze più significative.

1-“Il ragionier Michele è entrato in azienda subito dopo il diploma. Ha sempre avuto il pallino di inventare nuovi prodotti, di acquistare, costruire e riparare delle macchine automatiche. Ha imparato il mestiere di pasticcere artigiano dal padre, l’importanza del commercio dallo zio, l’abilità nell’amministrare e gestire l’azienda dalla madre. Un gioco di squadra perfetto: è stato lui a far diventare grande la Ferrero, a inventare tutti i prodotti di grande successo. Non è mai apparso sui giornali. Non si è mai tuffato nella politca o nel calcio, come invece ha fatto l’Avvocato. Anche se le offerte non gli sono certo mancate. Come quella del Torino Calcio che lui ha rifiutato”. Anziano collaboratore della Ferrero, matricola 20, invitato all’incontro della Fondazione e intervistato da Paolo Dalcò,editore di Food

2-“Michele Ferrero è una persona molto coraggiosa e lungimirante, mi ha mandato a ‘combattere in Germania’. Ma non con i cannoni bensì con prodotti per ‘addolcire i consumatori tedeschi: è stato un grande successo. Oggi siamo leader di mercato”. Severino Chiesa, amministratore delegato della Ferrero & C nel 1997, intervistato da Paolo Dalcò, editore di Food

3-“Io non ho alcun merito. Il vero merito è di mio padre Pietro e di mio zio Giovanni, che mi hanno lasciato un’eredità tecnica cospicua, un patrimonio di idee e conoscenze che io ho difeso e allargato. Non ho altri meriti che questi”.

4-“Io volevo la Ferrero europea. I tempi erano maturi. Siamo stati i primi nel nostro ramo in Europa a lanciarci nell’avventura del mercato comune”.

5-”Passo la domenica pensando a quello che farò al lunedì”.

6-”La religione del lavoro è una malattia di famiglia. La moglie di Michele Ferrero, la signora Maria Franca Ferrero Fissolo, conosce tre lingue, è la segretaria, l’interprete, insomma la collaboratrice più vicina al marito”.

7-“Quando le proposi di sposarmi le dissi: ‘sarei contentissimo che tu mi rispondessi di sì. Ma pensaci bene. E bada: se accetti sposi un uomo che ti parlerà sempre di cioccolato. E se la sera tornando dall’ufficio ti dirò ‘ oggi ho fatto cinque quintali più di ieri’  tu saprai di avere un marito del tutto felice e sereno”.

8-”Non ho rimpianti. Sono felice così come sono. La mia unica preoccupazione è che l’azienda sia sempre più solida e forte per garantire a tutti coloro che ci lavorano, a tutti gli operai della Langa un posto sicuro”.

9-“Michele Ferrero è una persona unica. E di valore”. Maria Franca Ferrero Fissolo, moglie di Michele Ferrero, testimonianza rilasciata a Paolo Dalcò, editore di Food

10-“Sono certo che con l’entusiasmo e l’impegno dei miei figli, la Ferrero continuerà a essere una fabbrica di idee vincenti”. Michele Ferrero nella testimonianza rilasciata a Paolo Dalcò, editore di Food

Da 3 a 8 sono dichiarazioni di Michele Ferrero tratte da‘La storia di un successo’ edito da De Vecchi, Di Nola e Tonelli di Aeda di Torino nel 1967

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