Invitalia, investiti 20 milioni nei pelati

La società del ministero ha siglato un contratto con La Regina di San Marzano dopo i casi di Ferrarelle e De Cecco
Invitalia, investiti 20 milioni nei pelati

Un nuovo contratto di sviluppo nell’agroalimentare è stato perfezionato tra Invitalia, la società del ministero dello Sviluppo economico, e La Regina di San Marzano di San Pietro di Scafati in provincia di Salerno. Quest’ultima, guidata dall’amministratore Felice Romano, è capofila di quattro aziende che investiranno complessivamente 20,1 milioni di euro – di cui 9,9 milioni a carico di Invitalia – per l’ammodernamento e ampliamento di quattro stabilimenti produttivi dedicati alla trasformazione del pomodoro, di cui tre in provincia di Salerno e una di Napoli. Le altre aziende sono la Di Leo Nobile, la Sica Srl e la Emilio Marotta. Secondo Domenico Arcuri, amministratore delegato di Invitalia, “Con questo accordo si conferma la validità di uno strumento che valorizza le realtà imprenditoriali del Mezzogiorno, anche nei settori tradizionali e soprattutto in un momento di difficoltà per l’economia. Le imprese hanno bisogno di pochi incentivi, trasparenti, certi ed efficaci per concorrere a conseguire obiettivi di crescita. E l’Agenzia è sempre più impegnata per lo sviluppo delle aree più deboli del Paese”.

Nell’ultimo anno Invitalia ha perfezionato vari contratti di sviluppo: tra gli altri lo scorso gennaio con Ferrarelle per un investimento complessivo di 34,1 milioni di euro (25,5 milioni a carico di Invitalia) che permetterà di aumentare la produzione di acqua minerale presso lo stabilimento di Riardo (Ce) del 20% e di utilizzare Pet riciclato per le bottiglie; a novembre era stato il turno di De Cecco, con un accordo da 37,6 milioni di euro (21 milioni a carico dell’agenzia) per l’ampliamento del sito produttivo di Ortona (Ch) con due nuove linee di produzione e per il potenziamento della produzione di semola presso lo stabilimento di Fara San Martino, sempre in provincia di Chieti.

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