Amazon, negli Usa i droni volano (troppo) basso

L’autorità governativa americana ha dato il disco verde per la sperimentazione dei velivoli. Ma restano pesanti limitazioni
Amazon, negli Usa i droni volano (troppo) basso

Al management di Amazon è subito apparsa come una beffa. Dopo un’attesa durata oltre un anno e mezzo, la Federal Aviation Administration, equivalente dell’ENAC italiano, ha autorizzato il colosso di Jeff Bezos a testare i suoi droni per il trasporto delle merci. Ma, se nel 2013 l’idea di consegnare i pacchi in mezz’ora attraverso piccoli velivoli senza pilota sembrava un’impresa fantascientifica, adesso la situazione è molto diversa. Da diversi mesi, infatti, Alibaba è impegnata in una sperimentazione analoga, mentre la stessa Amazon ha già avviato il suo progetto ormai da tempo in altri Paesi, tra cui l’India. E, inoltre, è riuscita a evolvere notevolmente il modello iniziale, realizzando un drone più sofisticato, sul quale ora sta concentrando tutti gli sforzi di ricerca. Il paradosso, quindi, è anzitutto che l’approvazione governativa riguarda la versione precedente e dunque non avrà effetti concreti, almeno nell’immediato. Inoltre, prevede anche una serie di limitazioni piuttosto stringenti, tali da rendere comunque inattuabile il programma Prime Air. Tra queste, l’obbligo di far volare i droni a una quota inferiore ai 400 piedi, pari a circa 122 metri, con condizioni meteo che non ostacolino la visuale. A manovrare il dispositivo da terra, poi, dovrà essere un pilota dotato di regolare licenza, che non potrà mai perderlo di vista. Davvero troppo per Paul Misener, vice president for global public policy di Amazon, che ha sbottato duramente: “Da nessuna parte al di fuori degli Stati Uniti ci è stato chiesto di aspettare più di uno o due mesi di tempo per iniziare i test. Questo scarso livello di attenzione e la lentezza del governo sono inadeguati, soprattutto rispetto agli sforzi legislativi di altri Paesi”. Dal canto suo, la FAA ha replicato che lo spazio aereo americano è decisamente più complesso e trafficato di altre realtà. Intanto, Amazon ha confermato ancora una volta l’intenzione di realizzare flotte di droni che permettano di consegnare i prodotti ordinati entro un raggio di dieci miglia. Servirà, evidentemente, una nuova normativa ad hoc.

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