M-commerce, le ultime tendenze secondo Google

Nick Leeder, direttore generale di Google France, elenca undici dati che spiegano l’evoluzione del canale digitale e le prossime sfide dei retailer
M-commerce, le ultime tendenze secondo Google

La rivoluzione ormai è in corso. Cambierà tanto, ma non tre fattori basilari: disponibilità del prodotto, consiglio nella scelta e prezzo. Nick Leeder, numero uno di Google in Francia, nel corso dell’evento  E-commerce One to One tenutosi a Monaco, ha illustrato la visione del gigante californiano sul futuro del canale digitale. Il 2015, dunque, è considerato un anno di grandi trasformazioni e le imprese che vogliono affidarsi all’m-commerce proprio non possono, a suo dire, ignorare questi undici spunti sull’argomento:

1-Nel 2015 il mobile commerce raddoppierà il suo fatturato in Francia, passando dai 3,7 ai 7 miliardi di euro, pari al 12% dell’intero giro d’affari dell’e-commerce.

2-Una recente statistica ha stimato che le persone guardano il loro smartphone in media ben 160 volte al giorno.

3-Il 55% dei francesi possiede uno smartphone, contro il 74% dei britannici e il 69% degli americani. Ciò implica che il dato ha ancora ampi margini di crescita.

4-Lo scorso San Valentino, ben il 38% degli ordinativi per i fiori è avvenuto tramite dispositivo mobile.

5-Nel 2014, i francesi sono ricorsi allo smartphone per il 26% delle ricerche relative ai capi di abbigliamento. Una tendenza destinata a aumentare, visto che il dato della Gran Bretagna è pari al 46 per cento.

6-Tra il 2010 e il 2014, le m-query su Google a livello globale si sono moltiplicate per 15. Quelle tramite postazione fissa solo per 1,2.

7-Uno studio di Google dimostra che i siti ottimizzati per il mobile sono più efficaci delle applicazioni. Non a caso, il traffico sulla piattaforma dedicata di Amazon supera di 1,6 volte quello della sua app.

8-Lo smartphone è un generatore di acquisti di impulso. Leeder cita come esempio il caso di Galeries Lafayette, dove il 20% degli affari è preceduto da una visita online e un quinto di queste avviene tramite telefono cellulare.

9-Negli Stati Uniti, tra il 2010 e il 2014, il numero di visite in negozio è crollato da 38 a 17 miliardi. Ma, nello stesso periodo, gli acquisti in-store sono aumentati del nove per cento.

10-Lo showrooming è sempre più popolare. Quasi un quarto dei francesi utilizza lo smartphone nei punti vendita per raffrontare i prezzi in tempo reale.

11-Il 25% dei retailer hanno un sito per il mobile che non consente di effettuare gli acquisti. Per Nick Leeder è un po’ come se questi player avessero deciso di tenere chiusi i loro negozi per un giorno, nel bel mezzo di ogni settimana, senza alcun motivo.

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