Coca-Cola, il ménage à trois miliardario degli imbottigliatori

Tre società di imbottigliamento legate a Coca-Cola Company si sono fuse tra loro creando un gigante con un valore superiore ai 12,5 miliardi di euro. Londra sarà la sede del gruppo che opererà in 13 paesi europei
Coca-Cola, il ménage à trois miliardario degli imbottigliatori

Unirsi per irrobustire la propria competitività e, al tempo stesso, visto i chiari di luna che rendono spesso volatili i mercati delle bevande, iniziare a valutare con maggiore efficienza strategie orientate a favorire una riduzione dei costi e delle spese. Con questo obiettivo, Coca-Cola Enterprises, il maggiore imbottigliatore indipendente della celebre bibita carbonata, ha ufficializzato di essere confluita in altre due società europee imbottigliatrici, ossia la tedesca Coca-Cola Erfrischungsgetraenke (controllata al 100% da Coca-Cola Company) e la spagnola Coca-Cola Iberian Partners, operativa sia sul mercato iberico che in quello confinante portoghese. Da questa mega fusione è, dunque, nato un colosso battezzato Coca-Cola European Partners (Ccep), con uno stimato potenziale giro di affari superiore ai dodici miliardi e mezzo di euro e che opererà complessivamente in 13 diversi paesi del Vecchio Continente. Da aggiungere che, il 48% del capitale, sarà controllato da Coca-Cola Enterprises, mentre alla società spagnola e a quella tedesca è stata riconosciuta rispettivamente una quota del 34% e del 18 per cento.

Il closing definitivo dell’operazione è atteso entro il primo trimestre del 2016, ma nel frattempo i responsabili del gruppo, che avrà la sua sede centrale a Londra, hanno annunciato che l’accorpamento delle tre società garantirà, nel prossimo triennio, un risparmio annuale di oltre 300 milioni di euro, necessario a favorire lo stanziamento di nuovi investimenti per migliorare il servizio offerto ai consumatori europei, ponendo le basi per lo sviluppo di un nuovo sistema a livello mondiale.

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