Il dopo Expo di Coop

Un successo superiore alle aspettative che avrà un seguito, grazie a un gruppo di lavoro interno che sta valutando possibili applicazioni del Supermercato del Futuro 
Il dopo Expo di Coop
Chiusa l’Esposizione Universale è tempo di bilanci per il Future Food District di Coop: 1.760.000 visitatori , 974.000 scontrini battuti e oltre 1.500.000 biglietti venduti nella rete. Risultati al di sopra delle aspettative e non solo in termini puramente economici. I sei lunghi mesi dell’Esposizione Universale sono stati anche l’occasione per parlare di cibo, futuro e cooperazione negli oltre 60 eventi che hanno animato gli spazi di Coop e per sottolineare il legame tra il distributore e il cibo etico, democratico e trasparente. “Siamo orgogliosi dell’apporto che come Coop abbiamo dato a Expo sia con la realizzazione del Padiglione sia con i temi che abbiamo voluto affrontare nei sei mesi di attività – annuncia Marco Pedroni, presidente Coop Italia . Non vogliamo disperdere questo patrimonio e già opera un gruppo di lavoro interno per valutare possibili future applicazioni”.
Il retailer ha voluto cogliere il potenziale educativo dei temi di Expo Milano 2015 convogliandoli nei percorsi di educazione al consumo consapevole; un progetto nazionale che Coop rivolge agli insegnanti, agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado e alle famiglie con l’obiettivo di promuovere una visione ragionata e critica del mondo dei consumi. L’Aula del Futuro in Expo, che è stato teatro di tali attività, ha coinvolto 11mila ragazzi. Importante anche l’accordo siglato con Caritas per il recupero delle eccedenze alimentari del supermercato: in totale sono stati più di 18mila i chilogrammi di merce destinati al Refettorio Ambrosiano in linea con la strategia di lotta allo spreco impostata da anni da Coop a livello nazionale. 

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