Un incontro fuori dagli schemi quello che si è tenuto ieri nella sede dell’Università Cattolica di Piacenza per parlare di liberalizzazioni e consumi. Organizzato da Osserva Italia, il forum, intitolato ‘Libero Consumo, Libero Paese’ ha mixato voci di manager, di professori, di analisti e di giovani studenti per fare il punto sul momento economico che stiamo vivendo e provare a tracciare qualche strategia valida per gestire al meglio i cambiamenti in atto. Al tavolo, moderati da Luigi Gia, caporedattore di Affari&Finanza, Giovanni Fantasia, amministratore delegato di Nielsen Italia, Francesco Pugliese, amministratore delegato di Conad, Valerio Di Natale, presidente europeo area meals di Mondelez, e Daniele Fornari, ordinario di Economia dell’Università Cattolica. Stimolati dalle domande dei ragazzi e dai numeri presentati da Nielsen, i relatori hanno riflettuto sulle modalità di sostenere quei primi timidi segnali positivi che stanno emergendo relativamente al sentiment di fiducia degli italiani (che è sì risalito a 57 su 100, ed è un dato positivo, ma si confronta con una media europea dell’81 e resta comunque quartultimo in Europa) e una leggera ripresa dei consumi, all’interno della quale però si stanno affermando dinamiche contraddittorie: una per tutte, segnalata da Fornari, la crescita dei prodotti premium a fronte di una limitata capacità di spesa dei consumatori. Segno che si consuma meno, ma meglio.
In questo contesto, spingere l’acceleratore sul fronte delle liberalizzazioni consentirebbe di portare vantaggi concreti a cittadini ancora fortemente frenati da problemi economici, in un paese dove i giovani hanno ridotto del 4% la spesa per il largo consumo e le famiglie senior l’hanno incrementata per prendersi cura di figli e nipoti senza reddito (il 30% dei pannolini per bambini è acquistato da consumatori che non risultano avere figli piccoli!). Solo liberalizzando completamente i farmaci di facia C – ha ricordato Pugliese – le famiglie italiane risparmierebbero 600 milioni di euro l’anno (per non parlare dei risparmi legati alle pompe di benzina che già oggi Conad vende a otto centesimi in meno al litro). Da qui la sottoscrizione lanciata da Conad che in tre settimane ha già raccolto 80mila firme. Qualcuno si è chiesto perché una catena come Conad che ha ‘solo’ 100 parafarmacie stia sostenendo con tanta energia una battaglia così impegnativa. Abbiamo girato la domanda a Pugliese: ecco, nel video, che cosa ci ha risposto. Con un messaggio diretto ad Annarosa Racca, presidente di Federfarma.
Francesco Pugliese from Gruppo Food on Vimeo.