Amazon, il primo drive-in è già in costruzione

La corsa del colosso di Jeff Bezos nella distribuzione fisica partirà presto da Seattle. Entro cinque anni sarà tra i big del grocery
Amazon, il primo drive-in è già in costruzione

Nascosto da una grande tenda nera che copre da sguardi indiscreti ricorderebbe, secondo alcuni media americani, i ristoranti drive-in degli anni ’50. Eppure, il futuro del colosso e-commerce, e forse anche di parte del settore distributivo globale, passa per questo misterioso edificio in costruzione nella zona nord-ovest di Seattle. Non si tratta però del primo convenience store targato Amazon, sebbene rientri a pieno titolo in quell’ambizioso programma che prevede l’apertura di circa 2 mila supermercati fisici tradizionali. Tutto comincerà, infatti, dalla prossima apertura di un negozio di alimentari drive-in, dove i clienti potranno ritirare i prodotti ordinati online, senza scendere dalle loro auto. Una mossa che per Jeff Bezos ha già poco di sperimentale, vista l’intenzione di procedere rapidamente ad altri opening simili sempre nella stessa città. Seguiranno poi Las Vegas, New York e Miami.

NEI TOP 10 ENTRO il 2022 – Ad accelerare gli investimenti, del resto, ci sarebbero anzitutto le enormi potenzialità di crescita che il management vede nel mercato alimentare statunitense, tanto da considerare alla portata l’obiettivo di entrare tra i primi dieci player in un arco di tempo limitato. Un’impostazione condivisa anche dalle stime della società di ricerca Cowen and Company, secondo cui le vendite di Amazon nel grocery potrebbero raggiungere i 23 miliardi di dollari entro cinque anni, più che raddoppiando rispetto agli attuali nove miliardi.

VANTAGGI COMPETITIVI – Non pochi analisti, inoltre, concordano sul fatto che l’organizzazione logistica di Amazon, con i suoi magazzini a ridosso delle città, possa rappresentare un vantaggio considerevole rispetto ai competitor, permettendogli di ottenere margini adeguati. Ma, nel caso dei format di vendita pick-up, anche permettere di ridurre drasticamente le spese rispetto al servizio Amazon Fresh, il cui sviluppo internazionale risulta rallentato proprio dai costi elevati della refrigerazione.

© Riproduzione riservata