Nelle coop agroalimentari cresce la presenza delle donne

Nelle coop agroalimentari cresce la presenza delle donne

Aumenta la presenza femminile nella cooperazione agricola e agroalimentare di Fedagri-Confcooperative, dove il 21% del totale dei soci è donna mentre il 41,4%, con punte del 54% nel settore ortofrutticolo, è rappresentato da lavoratrici donne: sono alcuni dei dati salienti resi noti da Elabora, il centro studi di Confcooperative sulle “quote rosa” nell’agroalimentare.
“Negli ultimi tre anni – commenta Maurizio Gardini, presidente di Fedagri-Confcooperative – è cresciuto del 7,8% il numero delle donne occupate nelle nostre cooperative: nel 2008 era pari al 38,4% rispetto al 41,4% del 2011. Un dato in controtendenza rispetto anche agli ultimi dati Eurostat sull’occupazione femminile che, complice la crisi, tra il 1999 e il 2009 è scesa in Europa dello 0,6 per cento. In Italia, ancora una volta fanalino di coda rispetto agli altri Stati membri, il tasso di occupazione femminile è calato dell’1,2%. Peggio di noi fa solo Malta”. Secondo Gardini, la cooperazione agroalimentare sta dimostrando di mantenere stabili i livelli occupazionali, con un’attenzione particolare all’universo femminile. Molte cooperative sono impegnate a conciliare i tempi del lavoro e della famiglia, dotandosi di strumenti quali un’organizzazione del lavoro flessibile, un’adattabilità dei servizi e reti territoriali che permettono alle lavoratrici una migliore gestione del tempo.
“Riteniamo che il ruolo delle donne in agricoltura vada sostenuto e incentivato – sostiene Gardini – Riservando alle lavoratrici posizioni apicali nelle imprese. Da questo punto di vista chiediamo anche alle nostre imprese di fare di più. I dati di Elabora infatti mostrano che la governance nelle nostre aderenti continua ancora a essere saldamente in mano agli uomini. La presenza femminile è pari al 5,4% nei consigli di amministrazione delle cooperative agricole. I presidenti di cda donne non vanno oltre il 4,4 per cento. Va un po’ meglio dov’è prevista la sola figura dell’amministratore unico: il 14,7% degli amministratori unici è donna”.

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