Uva pigiata per la produzione di vino. Spremi uva automatizzato. Costi burocrazia vino.

Vino, l’aggregazione delle coop crea valore

Uva pigiata per la produzione di vino. Spremi uva automatizzato. Costi burocrazia vino.

Negli ultimi dieci anni, il valore della produzione delle cantine vitivinicole di Fedagri è aumentato del 33%, gli occupati sono cresciuti del 9%, mentre è calato dell’11% il numero delle cooperative, per effetto di un processo di riorganizzazione contraddistinto da operazioni di fusione e aggregazione. Solo negli ultimi quattro anni, infatti, 81 cooperative hanno portato a termine progetti di fusione.
Sono alcuni dei primi dati sulla cooperazione vitivinicola di Fedagri-Confcooperative resi noti dall’indagine realizzata in collaborazione con Elabora – Area Studi di Confcooperative.
L’indagine ha inoltre evidenziato il forte legame delle imprese cooperative con il territorio e la materia prima italiana. Il livello medio di mutualità prevalente (ovvero il vincolo di impiegare nella produzione materia prima proveniente dai soci) si attesta all’85,7%, ma più di una cantina su due (50,5%) supera il 90% di materia prima proveniente dai soci.
Il fatturato generato dall’export ha raggiunto quota 1,3 miliardi di euro, con un incremento del 18% rispetto al 2009, “a dimostrazione – afferma Antonello Ciambriello, del settore vitivinicolo di Fedagri – che si può essere grandi ed efficienti e raggiungere mercati stranieri mantenendo un saldo radicamento sul territorio”.
“Le cantine che risentono meno della debolezza dei consumi nazionali e che riescono a mantenere buoni livelli di competitività sono in particolare le grandi e medie cooperative – spiega Adriano Orsi, presidente del settore vitivinicolo di Fedagri – che registrano la percentuale più alta di investimenti realizzati: +26,5%, con punte del 32,4% nelle grandi”.
Da segnalare inoltre l’aumento dell’occupazione del 9% in 10 anni e l’alta percentuale di occupati nelle cantine che hanno un contratto a tempo indeterminato (69,4%) e a tempo determinato (28,7%). “Se a questo quadro aggiungiamo che il 7,5% degli addetti nelle cooperative vitivinicole aderenti a Fedagri sono anche soci produttori – conclude Orsi – è evidente come in un momento storico-economico di particolare fragilità dei settori produttivi dal punto di vista occupazionale, il comparto vitivinicolo cooperativo stia riuscendo a mantenere saldo il timone”.

La cooperazione vitivinicola italiana
– 625 cantine di base in Italia
– 190 mila soci viticoltori conferenti
– 8.600 addetti
– 27 milioni di ettolitri di vino mediamente prodotti ogni anno
– 3,8 miliardi di euro (valore slla produzione)

I numeri di Fedagri-Confcooperative
– 415 cooperative
– 139.500 soci viticoltori
– 5.750 addetti
– 18 milioni di ettolitri mediamente prodotti, pari al 67% della produzione cooperativa e al 40% di quella nazionale
– 2,6 miliardi di euro (valore alla produzione)

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