Barilla-Plasmon, fuoco incrociato

Barilla-Plasmon, fuoco incrociato

30 novembre 2011: proprio nel giorno d’inaugurazione del 3° Forum internazionale del Barilla Center for Food & Nutrition, parte a sorpresa sui maggiori quotidiani nazionali e su internet un attacco diretto ed esplicito di Plasmon a Barilla: due annunci di pubblicità comparativa tra la mini penne rigate Barilla Piccolini e la pennette per bambini Plasmon e tra le Macine del Mulino Bianco e i biscotti Plasmon.
In entrambi gli annunci, a tutta pagina, sono evidenziate alcune caratteristiche in cui i prodotti Barilla-Mulino Bianco – dichiaratamente destinati a un target di età superiore ai tre anni – non risultano adeguati alla normativa vigente per l’alimentazione per la prima infanzia (0-3 anni).
Di fatto, i prodotti per bambini sotto i tre anni hanno una legislazione ad hoc, mentre gli alimenti per bambini sopra i tre anni e per adulti ne hanno una ben differente, con la quale i prodotti Barilla sono più che in regola.
Perciò appare impropria la comparazione così diretta di prodotti destinati a target ben diversi e quindi, necessariamente, qualitativamente differenti. Un confronto diretto, che agli addetti ai lavori è sembrato strumentale, se non aggressivo in maniera ingiustificata.
Secondo Plasmon, la campagna mira innanzitutto a invitare mamme e papà “a privilegiare sempre l’acquisto di paste, pastine e biscotti specificatamente formulati e studiati per la prima infanzia”, perché “solo i prodotti regolati da specifica normativa baby food possono garantire la sicurezza necessaria al bambino da 0 a 3 anni”.
Nelle intenzioni dell’azienda del gruppo Heinz, quindi, la campagna avrebbe una valenza educativa.
Ma è corretto fare una campagna di educazione al consumo, danneggiando l’immagine di marca di un produttore che, comunque, opera nel completo rispetto delle normative di riferimento?
Il dibattito è aperto. Così come la guerra tra Plasmon e Barilla, che oggi ha pubblicato in risposta un annuncio a tutta pagina sui maggiori quotidiani per “difendere la scelta e il diritto delle persone – come dichiara una nota stampa del leader della pasta – ad avere un’informazione corretta, che non li confonda attraverso la comparazione di prodotti fra loro assolutamente diversi, sviluppati per persone con bisogni differenti”.

© Riproduzione riservata