La Doria, l’export 2012 balza del +26,4%

La Doria, l’export 2012 balza del +26,4%

Per il gruppo conserviero La Doria, secondo il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2012 del terzo trimestre porta risultati progressivi in forte miglioramento: fatturato consolidato del terzo trimestre a 149,7 milioni di euro, +20%; ricavi progressivi consolidati a 431,5 milioni di euro, +22,2%. Ebitda del trimestre a 13,9 milioni di euro (+40%); 27,1 milioni nei primi 9 mesi (+27%). Ebit del trimestre a 10,1 milioni di euro (+80,3%); 19 milioni nei primi nove mesi (+46%). Utile netto consolidato del trimestre a 4,9 milioni di euro (+16,7%); 8,2 milioni nei primi nove mesi (+15,5%). Il terzo trimestre 2012 ha evidenziato un forte miglioramento rispetto all’analogo trimestre 2011, sia in termini di ricavi, cresciuti a doppia cifra, che di redditività, quasi raddoppiata a livello di risultato operativo netto, grazie al positivo andamento dei volumi e dei prezzi di vendita.
Nei primi nove mesi del 2011, il gruppo La Doria ha continuato ad accrescere le proprie quote di mercato realizzando un incremento dei volumi venduti del 10%, che unitamente alla ripresa dei prezzi di vendita, dopo il calo del 2011, ha consentito di realizzare nei primi 9 mesi un importante aumento del fatturato, con una crescita molto spinta sui mercati oltrefrontiera e altrettanto soddisfacente sul mercato domestico. Il gruppo dichiara inoltre un ulteriore aumento della redditività, nonostante l’aumento dei costi industriali, causato tra l’altro, dai pesanti rincari del prezzo di alcune materie prime, come legumi secchi e zucchero (utilizzato per succhi e bevande di frutta), nonché dell’aumento dei costi energetici.
Nel periodo gennaio-settembre 2012 i ricavi totali consolidati si sono attestati a 431,5 milioni di euro, in progresso del 22,2% rispetto ai 353,1 milioni dei primi nove mesi del 2011. A parità di cambio di conversione del fatturato della controllata inglese Ldh, il fatturato consolidato ammonterebbe a 412,5 milioni di euro (+16,8% rispetto ai primi 9 mesi del 2011). Il fatturato del gruppo è stato generato nel settore dei derivati del pomodoro (24,4%), succhi di frutta (17,4%), legumi (24%) e altre vendite (34,2%).
Il margine operativo lordo (ebitda) è stato pari a 27,1 milioni di euro, a fronte di 21,3 milioni dei primi nove mesi del 2011. Ebitda margin al 6,3% dal 6% dei primi nove mesi 2011; il risultato operativo netto (ebit) ammonta a 19 milioni di euro, contro 13 milioni dei primi nove mesi 2011. L’ebit margin attestato al 4,4% contro il 3,7% dei primi nove mesi del 2011; l’utile netto consolidato, che è stato pari a 8,2 milioni di euro, in crescita, nonostante l’effetto negativo della gestione dei cambi, rispetto ai 7,1 milioni al 30.9.2011, mentre la parte di pertinenza di terzi è stata pari a 3,2 milioni di euro (3,3 milioni al 30 settembre 2011).
La posizione finanziaria netta si attesta a -128,7 milioni di euro, in aumento rispetto ai -122,4 milioni di euro registrati al 31 dicembre 2011 e ai -127,2 milioni rilevati al 30 giugno 2012, a causa degli investimenti effettuati e del maggior fabbisogno di circolante connesso alle produzioni stagionali e alla forte crescita del ricavi, il patrimonio netto ammonta a 130,7 milioni di euro, in incremento rispetto ai 123,6 milioni al 31 dicembre 2011 e ai 125,5 milioni al 30 gennaio 2012.
“I risultati realizzati nel terzo trimestre e nei primi 9 mesi del 2012 – afferma Antonio Ferraioli, ad di La Doria, nella nota stampa aziendale – testimoniano la posizione di leadership ormai raggiunta dal nostro gruppo nel mercato di riferimento. La nostra esperienza è, inoltre, la testimonianza che il made in Italy ha ancora la capacità di competere e vincere sui mercati esteri che costituiscono un solido pilastro della nostra strategia. Proseguiremo nel nostro percorso di crescita sia nei Paesi “tradizionali” che continuano a darci soddisfazioni, sia in quelli emergenti che rappresentano ottime opportunità di sviluppo. A tal scopo, abbiamo costituito, insieme a 11 imprese dell’eccellenza alimentare italiana, rappresentative di una vasta gamma di specialità appartenenti a diverse categorie alimentari, Tradizione Italiana, una società consortile con l’obiettivo di promuovere sui mercati emergenti il food made in Italy di qualità”.

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