Mart, al via la mostra “Progetto Cibo. La forma del gusto”

Mart, al via la mostra “Progetto Cibo. La forma del gusto”

Dal 9 febbraio al 2 giugno prossimo, le creazioni di un folto gruppo di “food designer” sono al centro della mostra “Progetto Cibo. La forma del gusto”, con cui il Mart-Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto presenta l’arte della progettazione industriale e del design più sperimentale applicata all’alimentazione.
Alla mostra, a cura di Beppe Finessi, partecipano designer e architetti come Enrico Azzimonti, Bompas&Parr, Achille Castiglioni, Stephan Bureaux, Lorenzo Damiani, Florence Doleac, FormaFantasma, Giorgetto Giugiaro, Marije Vogelzang, Marti Guixé, Giulio Iachetti, Marcel Wanders, Enzo Mari, Alessandro Mendini, Katja Grujters, Konstantin Grcic, Gaetano Pesce, Diego Ramos, Philippe Starck e chef come Gualtiero Marchesi, Bruno Barbieri, Massimo Bottura, Antonio Canavacciuolo, Carlo Cracco, Daniel Facen, Davide Oldani, Davide Scabin.
Il percorso espositivo, suddiviso per aree tematiche, si apre con un omaggio al libretto “Good Design” pubblicato da Bruno Munari cinquant’anni fa, dove il grande maestro insegnava a leggere i prodotti della natura (per esempio l’arancia), come fossero oggetti di design, sottolineandone, con ironia e rigore, le caratteristiche “funzionali e prestazionali”.
Partendo proprio da quella lezione, saranno raccontati alcuni “cibi anonimi” attraverso apposite interpretazioni grafiche, per mostrarne le forme tradizionali, nella loro sofisticata e precisa costruzione architettonica: perché dietro a pietanze molto connotate geograficamente come il sushi o lo strudel, così come la lasagna, l’arancino o l’oliva ascolana, si celano strutture progettuali frutto di un accorto compromesso tra immagine, gusto e produzione. Anche il pane sarà presentato in tante forme differenti, esposte come vere e proprie sculture per valorizzarne la loro bontà estetica.
Vari tipi di pasta, progettati da designer come Giorgetto Giugiaro, Mauro Olivieri e Christian Ragot racconteranno emblematicamente di come la creatività dei designer converga con la produzione industriale: uno dei temi chiave della mostra, che fa riferimento anche al successo di prodotti come le praline Bacio Perugina e Ferrero Rocher, il biscotto Krumiro e la patatina Saratoga Chips.
La riflessione sulle trasformazioni messe in atto dall’industria alimentare intreccia i temi dell’etica, dell’ecologia e anche, in una sezione dedicata ai brevetti, del rapporto tra creatività e standardizzazione. Peraltro, i food designer hanno oggi una libertà pressoché infinita di modulare forma e funzione: lo dimostrano oggetti come la “Penna edibile” di Martì Guixè, il “Golosimetro” di cioccolato di Paolo Ulian e lo “Sugar Spoon” di Marije Vogelzang. In molti casi è la forma stessa di un prodotto a essere pensata e sviluppata come elemento decorativo: in mostra si vedranno le gelatine di Bompas & Parr che riproducono la Cattedrale di St Paul a Londra, la “Bread Palette” (fetta biscottata a forma di tavolozza) di Ryohei Yoshiyuki e lo “Speculoos” di Delphine Huguet, biscotto che si adatta alla tazzina da caffè. Ironia sottotraccia e distacco divertito si ritrovano nelle creazioni di Matteo Ragni, Diego Ramos e Enrico Azzimonti, raccolte in una sezione intitolata “Ironia, metafora e paradosso”.
In mostra anche oggetti di design realizzati con materiali alimentari: i gioielli di cioccolato di Barbara Uderzo, i servizi da tavola di pane di FormaFantasma o il “Decafè” di Raúl Laurí Pla, vincitore del Salone satellite 2012 a Milano. La “Cioccolator” di Alessandro Mendini, una calcolatrice a forma di tavoletta di cioccolato, o i “Popsicles” di Putput, spugne sagomate come ghiaccioli, sono invece esempi di oggetti di design che rimandano al cibo.
Una sezione della mostra presenta inoltre alcune ricette, create sia da grandi chef nazionali e internazionali sia da designer invitati recentemente a esprimersi proponendo una vera e propria ricetta di cucina. Un progetto site-specific sarà realizzato per il Mart da Martì Guixé, tra i nuovi maestri del design, quello che forse più ha applicato il proprio talento al mondo del cibo.
Il percorso espositivo si conclude con una ricognizione sul futuro del cibo, tra giovani designer esordienti, che presentano creazioni sperimentali e sofisticate, ma profondamente segnate da una forte tensione etica e sociale.
Un ricco programma di eventi coinvolge chef di livello internazionale, che realizzeranno delle serate di show-cooking nelle sale espositive: si potranno vedere in azione Gualtiero Marchesi, Daniel Facen, Davide Scabin, Claudio Sadler, Roberto Valbuzzi, Bruno Barbieri, Moreno Cedroni, Felice Lo Basso, Luigi Taglienti. Ci saranno anche workshop con i designer daranno la possibilità di creare gioielli e sculture a partire dai prodotti del territorio, mentre produttori locali, durante tutto il periodo di esposizione, offriranno piccoli omaggi alimentari al pubblico.

MART ROVERETO
corso Bettini 43, 38068 Rovereto (TN)

Orari
Martedi – Domenica 10.00 – 18.00
Venerdi 10.00 – 21.00
Lunedi chiuso

BIGLIETTI
Intero 11 €
Ridotto 7 €
Hanno diritto al ridotto: visitatori dai 15 ai 26 anni di età; dai 65 anni di età; gruppi di visitatori di almeno 15 persone; soci o tesserati di enti convenzionati con il Museo
Biglietto Famiglia 22 €
Biglietto unico 2 sedi: Intero 13 € – Ridotto 9 €
Gratuito fino a 14 anni, Amici del Museo e scolaresche

© Riproduzione riservata