Formaggi, consumi italiani al top in Europa

Formaggi, consumi italiani al top in Europa

I formaggi generano in media il 20,3% del fatturato dei prodotti freschi sviluppato dalla distribuzione moderna nei maggiori Paesi della Ue. Nel mercato italiano si raggiunge una quota anche superiore: i prodotti caseari valgono il 23,9% delle vendite di prodotti freschi effettuate nella gdo. L’Italia quindi è l’unico Paese europeo dove i formaggi sono i prodotti freschi più venduti, come attesta Assolatte in base ai dati presenti nel rapporto europeo “Chilled & Fresh“ di SymphonyIri. In Italia, nell’anno finito ad agosto 2012, i formaggi hanno visto aumentare il loro giro d’affari del 5,1%, generando oltre 166 milioni di euro di vendite aggiuntive, e arrivando a sfiorare complessivamente i 3,5 miliardi di euro di fatturato in gdo.
Il rapporto, che analizza le performance delle 10 principali macrocategorie del fresco nella gdo di 6 Paesi europei – Francia, Germania, Paesi Bassi, Spagna, Regno Unito oltre a Italia – nel terzo quadrimestre del 2012, conferma che i formaggi sono una categoria trainante per il mercato europeo dei freschi: hanno appunto una quota complessiva a valore del 20,27% e, tra luglio e settembre 2012, sono stati gli alimenti freschi con il miglior tasso di crescita. Sono infatti avanzati del 3,7% arrivando a sfiorare i 20 miliardi di euro (+3,7% annuo), grazie soprattutto alle performance in Italia e Spagna.
In Francia – grandissimo produttore di celebri specialità casearie – la spesa i formaggi è superata da quella per i salumi (con una quota del 22,8% contro il 19,6% dei formaggi), come anche in Germania. Nei Paesi Bassi i formaggi sono medaglia di bronzo, superati dall’ortofrutta fresca e dai salumi, così come in Spagna, dietro a salumi e yogurt&dessert freschi. L‘alimento fresco per cui i consumatori inglesi spendono di più è il latte, che consolida il primo posto a valore su un podio dominato dai prodotti lattiero-caseari: nell‘ordine formaggi, yogurt&dessert freschi, burro&margarina. Ma i formaggi restano quelli con la miglior performance: nell’ultimo anno, infatti, gli inglesi per portarli a tavola hanno speso il +5,3% in più.

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