illycaffè premia chi ricicla le capsule

illycaffè premia chi ricicla le capsule

Lunga vita alle capsule esauste di caffè firmate illy, grazie a un nuovo sistema incentivante per il recupero dei materiali progettato da Eurven, azienda specializzata nella realizzazione di macchinari intelligenti per la raccolta differenziata. Dallo scorso dicembre, infatti, nel punto vendita illyteca a Trieste è infatti possibile riciclare capsule e barattoli di latta della linea Iperespresso illy, ricevendo in cambio buoni sconto sul consumo e l’acquisto di altri prodotti del marchio. Il progetto, che ribalta il concetto di rifiuto da costo per la collettività a risorsa per il cittadino, permette di risolvere il problema dello smaltimento delle capsule di caffè usate. Il macchinario provvederà a differenziare e compattare automaticamente i materiali ed è predisposto per separare automaticamente la polvere di caffè dalla plastica che compone la capsula esausta. In questo modo sarà possibile recuperare sia il composto organico che quello plastico, garantendo la forte riduzione dell’impatto ambientale di un materiale che finora poteva essere conferito solo nell’indifferenziato. In queste settimane, l’azienda sta consegnando altre due macchine per lo smaltimento, in un illy bar e in un supermercato. “C’è stata una stretta collaborazione – dichiara Carlo Alberto Baesso, general manager di Eurven – tra Eurven e illycaffè per la definizione del progetto. Attualmente, stiamo valutando la quantità di prodotto raccolto e tarando la formula degli incentivi. Da questo, saranno stimati i volumi di raccolta per un’estensione del progetto al territorio nazionale. Al momento i buoni erogati valgono solo sulla linea illyespresso, perché è quella che più impatta sull’ambiente. Inoltre, manca una normativa o un sistema di raccolta per questo tipo di rifiuto che così finisce nell’indifferenziato. In Italia, a oggi, non esistono progetti similari: Nespresso, per esempio, ha un programma di raccolta delle proprie capsule, senza però prevedere alcun tipo di incentivo”. Mariateresa Balocchi

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