Vinitaly, bilancio positivo per i produttori catanesi

Vinitaly, bilancio positivo per i produttori catanesi

I vini dell’Etna attraggono i compratori esteri e anche i connoisseur per la loro eleganza di gusto. Gli affari? In aumento decisivo. Ma per lanciare i vini prodotti ai piedi dell’Etna c’é ancora molto da fare perché il mercato é in crescita e chiede produzione sempre in aumento.
A conclusione del Vinitaly a Verona, il bilancio delle 25 aziende catanesi accompagnate e assistite dalla Camera di commercio e dalla Provincia regionale è non solo positivo, ma anche più incoraggiante degli anni scorsi. La maggior parte dei produttori presenti hanno firmato contratti con buyers, soprattutto stranieri. In testa americani, giapponesi, tedeschi, inglesi. “In testa ci sono certamente gli americani e gli inglesi interessati particolarmente ai vini del nostro vulcano- sottolinea Alfio Pagliaro, segretario generale della Camera di commercio – Negli Usa in particolare la competenza é molto alta e proprio per questo le attenzioni di quel mercato ci confermano che la strada fino a qui seguita é giusta. I produttori e le cantine hanno insistito per anni su un prodotto di qualità che ora produce grandi consensi ad alti livelli, é destinato a fare sempre di più. Finalmente i risultati arrivano e dare il massimo oggi significa seminare per il futuro del nostro territorio”. A Verona grande successo ha riscosso, oltre il rosso, anche l’Etna bianco e il Nerello mascalese: la nuova tendenza é quella di “spumantizzare” quest’ultimo.
Anche i dati camerali rispetto alle imprese sono confortanti. Nonostante la crisi stia causando ogni anno chiusure in tutti i settori, negli ultimi anni i segmenti delle produzioni vitivinicole nella zona etnea sono tutti confermati. Sono infatti 39 le imprese produttrici che resistono e che espandono il mercato del vino etneo, unitamente alle cantine di qualità.

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