Cova, il Caffè milanese nell’impero Lvmh

Cova, il Caffè milanese nell’impero Lvmh

Ora farà compagnia a Vuitton, Bulgari, Fendi ed Emilio Pucci. Cova, la storica pasticceria-gioiello di via Montenapoleone a Milano, entra nella galassia francese del lusso Lvmh-Moët Hennessy Louis Vuitton. La holding controllata dal finanziere Bernard Arnault ha comunicato infatti di aver acquisito la maggioranza di Pasticceria Confetteria Cova srl, la società titolare del marchio, che controlla e gestisce il negozio milanese, ma anche altri caffè-ristoranti (sette locali, il primo aperto nel 1994) e pasticcerie aperte in franchising a Hong Kong (10 attualmente), Singapore (1, ora in ristrutturazione), Shanghai (tre boutique) e a Tokyo (tre locali) negli ultimi 20 anni. L’insegna Caffè Cova contraddistingue anche alcuni corner a bordo di sei navi da crociera Celebrity Cruises (Miami, Florida).
Lvmh – che ha battuto in fotofinish il gruppo Prada, in lizza anch’essa per l’acquisizione – non specifica l’ammontare dell’investimento nè la quota detenuta, ma spiega in una nota stampa che l’obiettivo della mossa è duplice: “preservare questa vera e propria istituzione della storia milanese, mantenendo negli attuali spazi la pasticceria di via Montenapoleone, e sostenere con forza il suo sviluppo a livello internazionale, grazie alle sinergie messe a disposizione dal gruppo Lvmh”. Lo scorso febbraio, peraltro, quando pareva possibile una cessione di Cova a Prada, si era parlato sui maggiori quotidiani di un prezzo di cessione di 12 milioni di euro per l’80% di Cova (il 20% dovrebbe rimanere a una delle sorelle Faccioli), escludendo la parte immobiliare, che non è di proprietà della famiglia.
Per il gruppo di Arnault, accanto a quello dello champagne e cognac (fatturato 2012: 4.137 milioni di euro), anche il business del selective retailing (al di fuori cioè delle boutique di moda, calzature e pelletteria) è diventato un settore strategico per l’espansione a livello mondiale, con 1.466 punti vendita (soprattutto di cosmetica, con l’insegna Sephora, ma anche nel food di alta gamma con La Grande Epicerie de Paris) per 7.879 milioni di euro di ricavi nel 2012.
La famiglia Faccioli – il titolare Mario e le figlie Paola e Daniela -, finora alla guida di Pasticceria Confetteria Cova srl, manterrà la propria presenza non solo nel capitale della società ma anche nel management, “per garantire la continuità e il successo che Cova ha saputo conquistare nel corso di quasi 200 anni”.
Il caffè Cova è stato fondato nel 1817, e fu luogo di incontro della vita politica, culturale e artistica milanese nel periodo del Risorgimento, dapprima di fianco alla Scala (dove fu colpita dai bombardamenti alleati nel 1943) e dal 1950 in via Montenapoleone. Nel 2007/2008 ha ricevuto dal Comune di Milano e dalla Provincia i titoli di ‘Bottega storica’ e di ‘Esercizio di rilevanza locale’.

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