Sainsbury’s, un dark store nel centro di Londra

Sainsbury’s, un dark store nel centro di Londra

Anche nel largo consumo, gli acquisti online sono sempre più diffusi e apprezzati. Un trend che nel Regno Unito si fa sempre più marcato, tanto da coinvolgere, accanto al pioniere Tesco e ad Asda (Wal-Mart), anche altre grandi catene. A metà ottobre, J Sainsbury, terzo gruppo del retail britannico, ha annunciato la decisione di costruire a Bromley-by-Bow, nell’East London, il suo primo ‘dark store’ (punto vendita-magazzino non aperto al pubblico e destinato esclusivamente alla gestione degli ordini delle merci online). Attualmente – come spiega una nota di Reuters – J Sainsbury serve la clientela dell’e-commerce utilizzando depositi e addetti dei supermercati già esistenti: la scelta di creare un dark store è legato al forte incremento dello shopping alimentare delle famiglie soprattutto nell’Inghilterra sud-orientale. Il centro distributivo sarà operativo nel giro di tre anni e occuperà uno spazio di 17.200 mq e dovrebbe dare lavoro a 375 addetti. Il business online di Sainsbury’s attualmente riguarda oltre 190mila clienti alla settimana e cresce con un tasso del 15% annuo. Nell’anno mobile settembre 2012-2013 le vendite via internet della catena britannica hanno superato 1,59 miliardi di sterline (pari a 1,89 miliardi di euro). Del resto, anche per il leader Tesco il tasso annuale di crescita dichiarato delle vendite grocery online nel Regno Unito è intorno al 13 per cento.
In ogni caso, Sainsbury’s non conta di abbandonare il modello di business basato sull’utilizzo dei punti vendita esistenti, così come del resto fanno gli stessi Tesco e Asda che già hanno costruito dark stores (Tesco ne conta sei attualmente) ma solo per quelle aree in cui i supermercati e i negozi di prossimità non riescono a evadere gli ordini online.

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