Pubblicità Strongbow: portiere con guanti giganti davanti a muro di pietra. Spot pubblicitario etico?

Può un spot essere etico?/2

Ci sono pubblicità che riescono (quasi) a renderci persone migliori, perché capaci di trattare temi importanti uscendo dagli schemi classici della comunicazione commerciale. L’obiettivo resta vendere il prodotto, ma con tocco emotivo in più
Pubblicità Strongbow: portiere con guanti giganti davanti a muro di pietra. Spot pubblicitario etico?

Anche sul numero di novembre di Food la rubrica Visti da LoRo è dedicata ai più interessanti spot internazionali, scelti e commentati da Roberto Scotti e Lorenzo Zordan, creativi dell’agenzia LoRo. Insieme al link per visionare direttamente lo spot, pubblichiamo il testo del commento di Scotti e Zordan a proposito del commercial lanciato per Guinness.

C’è del genio anche in un altro spot che non potrebbe essere più diverso da quello di Guinness. Niente etica qui: è scanzonato, folle, ironico, divertente. È quello ideato per il sidro di mele Strongbow, dove si mettono in scena delle sfide grottesche e fintamente ‘epiche’. La musica, manco a dirlo, è “Fortuna”, tratta dai Carmina Burana, sottofondo praticamente ubiquo di tanti drammatici spot degli anni 80. Usandola oggi si entra automaticamente nella parodia.

Ed ecco che un colpo di biliardo, un discorso a un matrimonio e un rigore in una partitella tra amici diventano una fatica d’Ercole. Ma l’eroico uomo della strada non demorde, vince e si merita Strongbow. Lo slogan infatti è Earn It (meritatelo); un posizionamento semplice, nato per definire il sidro come dissetante dopo una fatica. Ma grazie all’agenzia St Lukes di Londra è diventato una saga.

Abbiamo detto abbastanza per farvi venire voglia di guardare gli spot: preparatevi a piangere, preparatevi a ridere, ma soprattutto preparatevi a pensare.

Roberto Scotti e Lorenzo Zordan, unodiloro@gmail.com

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