Per il Chianti Classico, la Cina è più vicina

Al via l'accordo quadriennale di cooperazione per lo sviluppo e la promozione del vino toscano sul mercato cinese
Per il Chianti Classico, la Cina è più vicina

Il Consorzio Vino Chianti Classico crede nello sviluppo del mercato cinese e per questo motivo da qualche anno e, più concretamente, negli ultimi mesi sta studiando le formule migliori per riuscire a promuovere i vini del ‘Gallo Nero’ e più in generale il made in Italy vinicolo per poter competere con i vini francesi e in particolare con il Bordeaux, che continua ad avere un grande successo nel paese asiatico. Proprio in quest’ottica l’anno scorso è stato stipulato un protocollo di collaborazione preferenziale con la Camera di Commercio Cinese per l’Import-Export di Prodotti Alimentari (CFNA) e l’Associazione degli Importatori e Distributori Vitivinicoli Cinesi (CAWS) che ha visto la sua ratificazione dopo un anno di incontri e mediazioni.

L’accordo è stato sottoscritto con il consenso delle autorità politiche cinesi nel quadro di una strategia che mira ad ottenere una maggiore diversificazione delle importazioni vinicole, oggi appunto dominate in questo paese da prodotti francesi. Si tratta di un atto formale di reciproco impegno della durata di quattro anni. Una delegazione di  buyers cinesi accompagnati da Wang Xuwei, direttore della Camera di Commercio di Pechino, e da Armando Tschang, presidente di Agenzia per la Cina, ha visitato proprio in questi giorni il territorio del Gallo Nero, partecipando, fra l’altro, ad un workshop sulla denominazione Chianti Classico presso l’Academy di Radda in Chianti.

“Questo incoming – commenta Giuseppe Liberatore, direttore generale del Consorzio Vino Chianti Classico – fa parte di un programma pluriennale di formazione e sviluppo della cultura del vino che ci auguriamo porti a una crescita di immagine e di notorietà del Chianti Classico e del vino italiano in generale sul mercato cinese, con il conseguente sviluppo degli scambi commerciali”.

Il mercato del vino in Cina ha già fatto passi da gigante in questo senso e sta continuando a evolversi non solo nelle principali aree urbane ma anche in zone fino a oggi ancora poco esplorate dai viticoltori europei: già lo scorso anno il Consorzio Vino Chianti Classico aveva organizzato un road show di presentazione della propria denominazione al di fuori delle principali piazze, in città come Xiamen, Ningbo e Chengdu, scoprendo una conoscenza e un interesse per il vino italiano davvero sorprendenti.

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