Primo piano di spumante italiano in un bicchiere. Vino italiano leader negli USA.

Usa, il vino italiano migliora le posizioni e resta leader

Il Belpaese conserva la pole position sul mercato a stelle e strisce, distanziando i principali paesi concorrenti, con 1.256.640 ettolitri, per un valore di 682.951.000 dollari, nel primo semestre dell’anno
Primo piano di spumante italiano in un bicchiere. Vino italiano leader negli USA.

Il primo semestre del 2014 si chiude in positivo per il nettare di Bacco made in Italy sul mercato statunitense, mantenendosi stabile a volume (+0,7%) e crescendo a valore (+ 8%).

“Si tratta di un risultato estremamente positivo, dopo le contrazioni registrate nei primi mesi dell’anno – sottolinea il presidente dall’Italian Wine & Food Institute Lucio Caputo – . I trend fatti registrare dall’Italia, alla vigilia di Ferragosto, trovano riscontro in un’analoga situazione di stabilità dell’intero mercato di importazione Usa (-0,1% in quantità e + 4,1 in valore)”.

Il nostro Paese continua quindi a mantenere la leadership sul mercato a stelle e strisce, distanziando i principali paesi concorrenti, passando da 1.248.320 ettolitri, per un valore di 632.363.000 dollari, del primo semestre del 2013, a 1.256.640 ettolitri, per un valore di 682.951.000 dollari, del primo semestre dell’anno in corso.

La quota di mercato dei vini importati dall’Italia è salita al 26,5% a volume e al 33,9% a valore contro il 19,9% e il 7,4% del Cile, attualmente secondo Paese esportatore verso gli Usa.

Complessivamente le importazioni statunitensi, secondo i dati rilasciati dall’Italian Wine & Food Institute, sono ammontate, nel primo semestre dell’anno, a 4.747.620 ettolitri per un valore di 2.015.440.000 dollari contro i 4.752.660 ettolitri per un valore di  1.936.611.000 dollari del corrispondente semestre dell’anno precedente.

Le importazioni dal Cile, divenuto in quantità il secondo paese fornitore del mercato americano a scapito dell’Australia, sono passate da 894.280 ettolitri, per un valore di 168.831.000 dollari, del primo semestre del 2013, a 947.070 ettolitri, per un valore di 149.314.000 dollari, con un aumento del 5,9% in quantità e una contrazione del 11,6% in valore nel semestre in corso.

Le importazioni dall’Australia sono risultate, nel primo semestre del 2014, pari a 807.180 ettolitri, per un valore di 197.866.000 euro ed evidenziano una flessione rispettivamente dell’11,7% e del 13,3 per cemtp.

Le importazioni dall’Argentina hanno raggiunto 578.960 ettolitri, per un valore di 150.100.000 di dollari, con un aumento rispettivamente del 17% e dell’1,5 per cento.

Le importazioni dalla Francia – quinto paese fornitore in quantità ma secondo in valore – sono ammontate a 436.250 ettolitri, per un valore di $ 430.323.000, facendo registrare rispettivamente una diminuzione del 2,8% e un incremento del 3,7 per cento.

Ma le buone notizie non vengono mai sole. Anche sul fronte degli spumanti d’importazione, l’Italia ha motivo di ‘alzare i calici’: quelli made in Italy infatti hanno fatto registrare +18,4% in quantità e +23,9% a valore, movimentando 175.210 ettolitri per un controvalore di 101.779.000 dollari, sempre nel primo semestre 2014.  In questo settore oggi l’Italia detiene negli Usa una quota di mercato del 51,5% a volume e del 30,5 % a valore .

 

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